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Venerdì 31 MARZO 2023
Incontro Smi e il Ministro Schillaci. Onotri: “Un osservatorio per riduzione del carico burocratico e tutele donne medico”

Queste alcune delle richieste presentate dal Sindacato Medici Italiani al Ministro della Salute durante un incontro a Lungotevere Ripa. “Occorrono nuove misure per salvare il Ssn e tutelare il lavoro di tutti medici”

Un osservatorio per la riduzione del carico burocratico delle professioni sanitarie, sia in ambito della dirigenza sanitaria sia nell’ambito della medicina convenzionata. Estensione la certificazione di genere prevista dalla Missione 5 del Pnrr anche al mondo dei medici. Deroghe al tetto di spesa per il personale sanitario e istituzione in tutta Italia dei servizi di medicina scolastica

Queste alcune delle richieste presentate al Ministro della Salute, Orazio Schillaci dalla delegazione dello Smi composta da Pina Onotri, Segretario generale e dai due Vice Segretari nazionali Fabiola Fini e Liliana Lora durante un incontro a Lungotevere Ripa.

“Occorrono iniziative urgenti per migliorare le condizioni di lavoro dei medici ormai divenute assolutamente insostenibili – spiega Onotri – in questo senso riteniamo molto utile promuovere un osservatorio nazionale per la riduzione del carico burocratico delle professioni sanitarie. Bisogna ridurre i compiti burocratici che sono cresciuti in maniera inversamente esponenziale con la riduzione delle risorse ed i tagli di posti letto, di strutture e personale”.

Per quanto riguarda la necessità di estendere la certificazione di genere prevista dalla Missione 5 del Pnrr anche al mondo dei medici, tenuto conto della crescente femminilizzazione della professione medica, lo Smi ritiene “non più rinviabili provvedimenti legislativi che conciliano i tempi di lavoro delle donne medico con quelli di vita, a partire dalle tutele in materia di gravidanza e maternità, per la fruizione dei permessi per malattia”.

“Abbiamo posto, inoltre, il tema di una parità nelle retribuzioni per le donne medico – prosegue Onotri – si tratta, in definitiva, di estendere le tutele già previste per i medici dipendenti del Ssn ai medici della medicina convenzionata, uniformando, in questo modo, le aree contrattuali con attenzione particolare ai medici dell’emergenza urgenza/118, attualmente confinati, insieme ai medici dei servizi, in un limbo contrattuale”.

Davanti alla carenza drammatica in tutta Italia di medici di famiglia, di quelli del Ps dei dipartimenti di Emergenza-Urgenza e delle specializzazioni a più intensità di lavoro lo Smi ha poi sottolineato la necessità di adottare provvedimenti che assicurino al Ssn le risorse umane necessarie: “Bisogna permettere alle Regioni di derogare al tetto di spesa per il personale sanitario e medico superando l’odioso principio del blocco della spesa. Allo stesso tempo occorre rendere attrattivo il lavoro dei medici con misure a sostegno delle retribuzioni come una detassazione delle voci legate al salario accessorio. Alla crisi di vocazione per la professione medica occorre rispondere con riforme strutturali a partire dalla risoluzione dell’imbuto formativo e l’istituzione del corso universitario di specializzazione di medicina generale”.

Ultimi temi sul tavolo il rilancio di “una seria politica di prevenzione sanitaria e istituire in tutta Italia i servizi di medicina scolastica che rappresentano degli straordinari presidi sanitari”.

Infine, è stata chiesta al Ministro Schillaci una circolare chiarificatrice per le regioni sulle immissioni in graduatoria degli odontoiatri in quanto l’odontoiatria è già una specializzazione e non vi possono esseri ostacoli di sorta per l’esercizio della professione.

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