quotidianosanità.it
“I professionisti del mondo sanitario e la società civile si mobilitano in difesa della sanità pubblica, dando vita a un movimento unitario, ampio e inclusivo, che possa riportare la sanità al centro del dibattito pubblico e dell’agenda politica”. È quanto scrive in una nota l’Intersindacale della Dirigenza Medica e sanitaria composta da ANAAO ASSOMED – CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI – CIMO - CIMOP - FESMED) – AAROI-EMAC – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI. “Uscito con le ossa rotte dalla pandemia – prosegue la nota -, il Servizio sanitario nazionale sconta gli effetti di decenni di politiche miopi, che hanno ridotto il numero di strutture e posti letto, tagliando il personale e l’offerta sanitaria. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: pronto soccorso presi d’assalto, liste d’attesa infinite, condizioni di lavoro inaccettabili che portano il personale sanitario a fuggire dalla sanità pubblica. È dunque necessario che lavoratori del settore, cittadini e pazienti, vittime parallele delle inefficienze di un sistema prossimo al collasso, si uniscano per chiedere al Governo un intervento straordinario che salvi il Servizio sanitario nazionale” Il movimento e il programma delle iniziative previste nelle prossime settimane saranno presentati il 16 maggio, alle ore 11.00, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale (Piazza Monte Citorio 125, Roma), nel corso della “Conferenza nazionale per la sanità pubblica – Mobilitazione in difesa del SSN”.
stampa | chiudi
Venerdì 05 MAGGIO 2023
L’intersindacale della Dirigenza medica e sanitaria avvia mobilitazione: il 16 maggio la Conferenza nazionale per la sanità pubblica
I sindacati: “Uscito con le ossa rotte dalla pandemia, il Servizio sanitario nazionale sconta gli effetti di decenni di politiche miopi, che hanno ridotto il numero di strutture e posti letto, tagliando il personale e l’offerta sanitaria. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: pronto soccorso presi d’assalto, liste d’attesa infinite, condizioni di lavoro inaccettabili che portano il personale sanitario a fuggire dalla sanità pubblica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA