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Mercoledì 17 MAGGIO 2023
Dolomiti part-time



Gentile Direttore,
se qualcuno si fosse illuso in questi anni, sul fatto che la Sanità Pubblica, in generale e quella montana in particolare, avesse qualche rilevanza politica e amministrativa, ha fatto molto male i suoi conti e potrebbe essere tacciato di insania mentale o perlomeno di imbarazzante ingenuità. Come al solito, la grande prerogativa di immensa bellezza della Montagna va a braccetto con la marginalità e la solitudine di questi luoghi. Cervi, lupi, caprioli e ultimamente, orsi, qui se la cavano benissimo, con un habitat dove l’uomo è deliziosamente latitante. Più latitante è la politica che considera la Montagna intangibile e intatta, al punto tale da abbandonarla a se stessa.

La recente proposta di nomina del Dott. Dal Ben in qualità di Direttore Generale della nostra USL Dolomiti, ruolo da dividere con la sua attività di direttore del policlinico universitario di Padova, secondo i criteri manageriali del nostro governatore Zaia, è un part-time efficace e sufficiente per il governo della sanità pubblica bellunese. Mezza direzione basta e avanza per noi montanari. Mi vengono in mente due cose: la prima è che molto spesso nell’elenco delle province venete, Belluno venga quasi sempre dimenticata. Una cosa talmente casuale da diventare sospetta nella sua ciclicità.

La seconda è la recente scomparsa della Dottoressa Maria Grazia Carraro che, come tutte le donne medico, ha tenuto la barra della direzione medica fino alla fine dei suoi giorni. In un periodo estremamente difficile per la nostra azienda, dall’ultima tremenda ondata di Covid alla profonda crisi di personale sanitario, soprattutto per le zone montane. Non ho avuto il piacere di conoscerla, benché collega, coetanea e mio capo operativo, ma non per questo non posso che ammirarne l’impegno, la costanza, il coraggio di donna-medico, sconfitta solo da un tragico destino. Una persona, così intera nel suo impegno e coraggio ha combattuto fino all’ultimo con i mulini a vento di una sanità pubblica allo sbando. Perché dovrebbe rassicurarmi il part time del dottor Dal Ben, seppur capace e competente?

La nostra Usl non meritava un dirigente a tempo pieno? Oppure si è fatto troppo affidamento sulla capacità di autogoverno del nostro territorio? D’altra parte, è anche vero che dall’anno mille in poi abbiamo sempre avuto le Regole e le Comunità Montane che amministrano con saggezza i nostri territori ma, forse, il Dott. Zaia, si è fatto un po’ prendere la mano. Siamo sicuramente ostinati, forti e determinati ma pur sempre umani e stranamente ancora esposti alle malattie. Siamo talmente avvezzi ai rimedi della nonna da poterci arrangiare fino all’altro ieri. Ma le nonne stanno scomparendo e i nostri vecchi se la cavano maluccio con gli impiastri di piantaggine e senapismi e la strada per l’ospedale di Belluno è lunga e accidentata.

Oltre ad una strada decente, avremmo bisogno di servizi un po’ più a portata di mano, non dico condominiali ma almeno UN ospedale in Cadore non sarebbe male. Se non altro, per quelli che devono fare una colonscopia a Belluno e fermarsi per strada per gli effetti dei lassativi. Poi dicono che la Statale 51 è una strada di merda, ovviamente. Ci saranno sempre i cervi i caprioli i lupi e ora anche gli orsi. Ma ci siamo anche noi, abitanti del Cadore. Forse non dovremmo mai dimenticare di essere ospiti di questi boschi e abitarli in punta di piedi. Ma non ci si ammala mai in punta di piedi. Vero, Dott. Zaia?

Enzo Bozza
Medico di base a Vodo e Borca di Cadore (BL)

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