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Lunedì 22 MAGGIO 2023
Trentino. Da Pa aumenti in busta paga per il personale non medico

Negli ultimi due anni 19,6 milioni di euro e 10,8 milioni una tantum. Il dato è fornito da Segnana, che ricorda il contratto sottoscritto con i sindacati, annunciando quindi la messa a disposizione di 5 milioni di euro del bilancio dell’Azienda sanitaria e 1 milione di euro dal 2023 sul bilancio provinciale e l’impegno a reperire circa 3 milioni di euro per realizzare il nuovo ordinamento professionale. 22 milioni di euro i bonus Covid.

Per il contratto 2019 - 2021, la Provincia autonoma di Trento ha garantito importanti risorse per il personale non medico del comparto sanità: in questi ultimi due anni sono stati erogati oltre 19,6 milioni di euro e 10,8 milioni una tantum. Il dato è fornito dall’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, che ricorda il contratto sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Nel dettaglio, si tratta di 12.648.000 euro, a regime dal 2022 per il rinnovo contrattuale e le indennità; 10.882.000 euro una tantum per arretrati 2019 2021; 5.613.810 euro dal 2021 e a regime per varie indennità introdotte a livello nazionale e 1.350.000 euro dal 2022 e a regime per l’aumento del Fondo per la produttività e del Fondo per i trattamenti accessori.

L’assessore ha annunciato inoltre la messa a disposizione di ulteriori risorse con la recente deliberazione approvata in data 12 maggio in applicazione del Protocollo d'intesa del 5 dicembre 2022 con il quale si era concordato con i sindacati l’autorizzazione all’utilizzo di 5 milioni di euro del Fondo progressioni economiche del bilancio dell’Azienda sanitaria, nonché la messa a disposizione di 1 milione di euro dal 2023 sul bilancio provinciale e l’impegno a reperire risorse pari allo 0,9% del monte salari (pari a circa 3 milioni di euro) per la realizzazione del nuovo ordinamento professionale.

Oltre a queste somme contrattuali sono stati assegnati 22 milioni di euro quali bonus Covid-19 in favore di tutte le categorie dell’Azienda sanitaria impegnate nella pandemia.

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