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Mercoledì 24 MAGGIO 2023
Ricostruire il Ssn: qualcosa di concreto finalmente o solo chiacchiere in libertà?



Gentile Direttore,
la domanda oramai evidente è se cresce seriamente la riflessione sulla situazione del Ssn che deve esser profondamente riformato per tornare a rispondere ai suoi compiti di tutela della Salute dei cittadini.

Tutti sembrano d’accordo sulle criticità : assenza di risposte adeguate ai bisogni vecchi e nuovi dei cittadini, inaccettabili liste di attesa dove i servizi pure esistono, carenza di personale e di finanziamenti adeguati , frammentazione regionale ed aziendale che produce spreco ed incapacità di programmazione, crescenti dubbi su ruolo e capacità operativa del Ministero e dei mastodontici organismi nazionali.

Tanti analizzano i problemi, si leggono proposte talvolta importanti ma anche fantasiose o persino ipocrite da chi ha contribuito alla crisi attuale fino a leggere la proposta del “ si tolga la politica dalla Sanità” senza dire che il problema centrale è stata la creazione delle Aziende e la confusione che regna tra le Regioni ( basta vedere le divergenti e talvolta comiche proposte degli Assessori ) . Si aggiunge l’invasività commerciale delle Assicurazioni che sfruttano la crisi per offrire risposte illusorie ai cittadini che in realtà aggravano la situazione del SSN che deve ritornare a poter garantire a tutti Prevenzione, Cura e Riabilitazione.

La prospettiva del PNRR per il potenziamento delle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali coordinate con quelle di degenza per costruire un sistema integrato efficace e sostenibile rischia di esser un parziale fallimento.

Grandissime sono le responsabilità rispetto alla tragica situazione attuale di politici, amministratori e tecnici di ogni parte politica a livello nazionale, regionale e locale: dopo la modifica del Titolo V fatta con superficialità e fretta che ha prodotto enormi danni al SSN, oggi con altrettante fretta si completa lo spezzettamento regionale dei servizi e dei Diritti e nel frattempo si continua a sottostimare le necessità di finanziamento del sistema . Le tematiche epidemiologiche e sociali sono molto diverse da quelle degli anni ’60 del secolo scorso, come pure molto diverse sono le potenzialità e metodologie di prevenzione cura che la ricerca e la tecnologia ci offre oggi. L’ipotesi di operare tramite piccole entità è del tutto inadeguata per cercare di coniugare le risorse limitate alle priorità ed ai bisogni crescenti verificando però sempre l’efficacia sociale degli interventi.

Dobbiamo utilizzare nelle regole del sistema pubblico nazionale anche il mondo della sanità privata su elementi tecnico-organizzativi e finanziari trasparenti. Gli elementi sicuramente positivi sono le grandi qualità professionali degli operatori che sono in campo per riportare il SSN all’originario compito, ma in particolare è profondamente diverso l’atteggiamento di consapevolezza da parte dei cittadini dei Diritti che debbono esser rispettati in termini di trasparenza, efficacia, tempestività ed eguaglianza.

Il Forum QS è stato senza dubbio un innesco molto positivo ed ha fatto uscire analisi e proposte molto importanti (vedi i contributi di Cavicchi, di Palumbo ed altri ) ma adesso dobbiamo superare le “chiacchiere” e ci aspettiamo che il Ministero esca dal limbo e faccia finalmente una proposta organica che tenga conto complessivamente dei problemi urgenti, della prospettiva da riformare e della sostenibilità complessiva delle proposte. Altrimenti sono solo tutte chiacchiere, promesse fasulle ed infondate. E’ evidente che Parlamento e Governo non possono continuare a far finta di nulla, in particolare sul versante del finanziamento , perché hanno la principale responsabilità (storica ma anche attuale ) rispetto a questa crisi. Altrimenti l’unica arma per i Cittadini sarà una protesta sempre più forte.

Alessandro Giustini
Già Presidente della Società Italiana e della Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa

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