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Lunedì 29 MAGGIO 2023
L’impatto della pandemia sul personale sanitario



Gentile direttore,
la pandemia da COVID-19 è stato un evento traumatico di rilevante impatto emotivo per la società, per la sanità ma soprattutto per le Persone che rivestono il ruolo di professionisti della salute e che si occupano della cura della persona. I primi infatti ad essere stati colpiti dal trauma, cioè da quell’evento che improvvisamente muta l’ordinario scorrere delle cose, sono stati coloro che lo hanno vissuto nelle “trincee” dei reparti ospedalieri.

È noto che, pur concludendosi l’evento, il trauma provocato continui a vivere nel mondo interiore di chi lo ha subito. Nonostante il tempo (tre anni) trascorso ciò che è stato vissuto è ancora vivo nella psiche di coloro che si sono trovati in prima linea nelle “trincee” ospedaliere. Le narrazioni che ho raccolto sia nel periodo Pandemico che post pandemico, raccontavano e raccontano ancora oggi di sentimenti di paura, di solitudine, isolamento, ma soprattutto angoscia (che spesso si manifestava attraverso somatizzazioni: insonnia, ansia, irrequietezza ).

In tempo di Covid la vulnerabilità e l’umanità dei sanitari si era palesata. L’identità personale del professionista di aiuto, che ha fare con la soggettività dell’essere, sotto la spinta di un tale tsunami emotivo, si è risvegliata e palesata come non mai per sostenere il professionista ad attraversare l’incertezza e il buio che incombeva. La Persona che indossava la divisa (identità professionale), sotto la spinta di una risveglio della dimensione vocazionale e di un enorme adattamento, ha sostenuto il professionista e la sua identità professionale (processo dinamico che si struttura attraverso le esperienze che devono essere integrate).

Tutto quello che i professionisti di aiuto hanno fatto necessita di una cura e di un’attenzione per mantenere viva quelle parte vocazionale che è la radice della nostra sanità.

Al fine di consentire una cura del sanitario attraverso la connessione tra il mondo interiore e la realtà esterna, tra ciò che è accaduto e come mi sono sentito, necessaria e indispensabile al mantenimento di una sufficientemente buona salute psichica sarebbe importante una formazione mirata del professionista di aiuto da parte di specialisti ad alta formazione psicologica e con esperienza nel settore sanitario al fine di:
- trattare i residui psichici post-COVID

- fornire gli strumenti necessari ad affrontare la rapida trasformazione delle organizzazioni sanitarie a cui si assiste di continuo da anni

- gestire lo stravolgimento della percezione dell’immagine dei professionisti della salute, che spesso non vengono visti come portartori di cura ma solo come esecutori di tecnologie mediche.

Marilena Cara
Medico Nefrologo Psicanalista
Socio CIPA abilitata alle docenze e socio IAAP
Formatore di equipe sanitarie e prevenzione del burnout

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