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Martedì 01 AGOSTO 2023
Non esiste dose minima di assunzione alcolica sicura, men che meno che dia benefici di salute



Gentile direttore,
mi ha molto incuriosito il servizio pubblicato su QS circa le nuove linee guida della American Heart Association sui benefici del consumo di alcol per prevenire e addirittura migliorare problematiche cardiocircolatorie.

Il titolo molto chiaro è Benefici dall’alcol a basse dosi anche per chi soffre di malattia coronarica.

E dato che viene intervistato anche il responsabile dell’Osservatorio giovani ed Alcol che conferma queste virtù, alludendo anche ad “importanti studi italiani”, sono andato a leggere le linee guida AHA.

Non so se abbiamo consultato lo stesso documento, ma nella sezione riferita al consumo di alcol quello che ho visionato io, le linee guida 2023, afferma che gli studi che collegano benefici cardiaci col consumo anche di moderate quantità di alcol sono osservazionali, e nessuno studio controllato randomizzato supporta una diminuzione del rischio di malattie cardiache con una assunzione moderata di alcolici.

Anzi, sottolinea l’Associazione dei cardiologi americani, studi recenti attestano che non esiste un livello sicuro ed accettabile di assunzione di alcol, e gli effetti registrati nel passato come cardio protettivi con un uso minimo o moderato di alcol sono confondenti, perché gravati da stili di vita e fattori sociodemografici.

Ed anche se seri studi randomizzati e controllati dovessero in futuro dimostrare un qualche beneficio, è certo invece il rischio di cancro associato ad ogni livello di assunzione alcolica.

Insomma, i cardiologi americani ribadiscono quelle che sono le linee guida dell’OMS: non esiste dose minima di assunzione alcolica sicura, men che meno che dia benefici di salute.

Bere moderatamente, ovviamente, diminuisce il rischio, ma pur sempre un male minore resta.

Gerardo D’Amico
Giornalista

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