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Mercoledì 31 OTTOBRE 2012
Balduzzi incontra i sindacati del Ssn. Troise (Anaao): “Riallacciato un dialogo che sembrava perduto”

I sindacati promotori della manifestazione di sabato 27 ottobre in difesa del Ssn hanno ribadito le loro preoccupazioni al ministro della Salute, che si è detto disponibile al confronto. “Anche se il tempo a disposizione del Governo per intervenire è poco, è importante riprendere il dialogo”, commenta il segretario nazionale Anaao Assomed.

Si è svolto stamani al Senato, dove si stava votando il Decreto Sanità, l'incontro tra il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e i sindacati del Ssn che lo scorso sabato hanno promosso la grande manifestazione in difesa del Ssn a cui hanno partecipato oltre 20 mila persone, tra medici, operatori sanitari, cittadini ed esponenti politici. L'incontro, inizialmente previsto per ieri, era infatti slittato a causa di "impegni istituzionali" del ministro.
 
In particolare, ad incontrare il ministro è stata una delegazione rappresentativa dei medici dipendenti e convenzionati, veterinari, dirigenti sanitari, tecnici, professionali ed amministrativi del Ssn e della Ospedalità privata accreditata, dei precari e dei medici in formazione.
 
Si è trattato di un incontro “interlocutorio”, ma “importante” per “riallacciare le fila di un dialogo che sembrava smarrito”, ha spiegato al termine della riunione Costantino Troise, segretario nazionale dell’Anaao Assomed.
“Abbiamo ribadito al ministro le nostre preoccupazioni circa la sorte della sanità pubblica e chiedo al ministro la disponibilità ad approfondire in maniera analitica alcune criticità che riguardano l’attuale organizzazione del lavoro”, ha spiegato Troise facendo, in particolare, riferimento al rapporto con la sanità universitaria, alla “costante” politica di esternalizzazione delle attività da parte di alcune aziende, alla responsabilità professionale, al precariato, alla questione dell’area contrattuale della dirigenza sanitaria, alla definizione degli standard ospedalieri di prossima emanazione attraverso un decreto, come previsto dalla spending review, e all’applicazione del Decreto Sanità appena approvato al Senato.
 
Il ministro, riferisce ancora Troise, “si è detto disponibile a ragionare” e “abbiamo ribadito la volontà reciproca di mantenere il confronto e una corretta relazione sindacale anche sul fronte delle competenze degli infermieri e delle altre professioni sanitarie. Di mantenere, insomma, un livello di relazioni che permetta a ciascuno di esprimere le proprie posizioni e di provare a ragionare insieme in un’ottica di sistema”.
Alcune soluzioni alle criticità evidenziate dai sindacati, spiega Troise, potrebbero essere introdotti nel Ddl Omnibus (o cosiddetto Ddl Fazio, dal nome dell’ex ministro della Salute, firmatario del provvedimento) in discussione al Senato, “ma su tempi e modi non è possibile fare previsioni, considerata anche la ristrettezza dei tempi a disposizione del Governo Monti”.

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