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Venerdì 29 SETTEMBRE 2023
Contratto medici. Cimo-Fesmed chiede l’immediato avvio delle trattative per il Ccnl 2022-2024

“Gli aumenti previsti dal contratto firmato ieri, stanziati nel 2018, sono anacronistici. Occorre riallineare i rinnovi dei Ccnl al periodo cui si riferiscono” ha detto il presidente della Federazione, Guido Quici

Avviare immediatamente le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei medici, veterinari e dirigenti sanitari per il triennio 2022-2024. È perentoria, a meno di 24 ore dalla firma della pre-intesa del Ccnl 2019-2021, la richiesta della Federazione Cimo-Fesmed, a cui aderiscono le sigle Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed.

Se, infatti, le trattative che si sono concluse ieri hanno consentito di raggiungere importanti risultati per quanto riguarda la parte normativa, resta l’amaro in bocca per la parte economica, finanziata nel 2018 e quindi prima della pandemia, del conflitto in Ucraina e dell’aumento dell’inflazione. Gli aumenti previsti dal nuovo contratto sono dunque anacronistici, a causa del ritardo con cui i contratti vengono rinnovati: il Ccnl firmato ieri è scaduto già da quasi due anni.

“Tutto questo si traduce in una notevole perdita di potere d’acquisto per i dipendenti, oramai irrecuperabile, che in futuro occorre evitare riallineando la firma dei contratti al periodo cui si riferiscono, e non con anni di ritardo – commenta Guido Quici, Presidente della Federazione Cimo-Fesmed -. Augurandoci che la Legge di Bilancio preveda realmente, come annunciato, i fondi necessari per il rinnovo dei contratti della sanità, siamo certi che nessuno voglia perdere altro tempo”.

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