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Mercoledì 04 OTTOBRE 2023
Ospedale di Pergola. Lo Smi Marche contro l’interruzione dell’accordo su 118 e Ppi

Il sindacato ha scritto all’Ast di Pesaro/Urbino una lettera/diffida in merito alla decisione “unilaterale” di interrompere l’accordo decentrato dell’Area Vasta 1 del 2015 che prevedeva che i medici convenzionati, titolari e non, quando non impegnati in compiti propri dell’incarico presso le Potes potessero operare all’interno dei PPI dell’Area Vasta 1, ma anche di corrispondere ai medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale specifici emolumenti. “Servono chiarimenti”.

Lo Smi Marche chiede “chiarimenti urgenti” all’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino (AST PU) in merito alla “decisione del 1° ottobre u.s. d’interrompere unilateralmente l’accordo decentrato dell’Area Vasta 1 del 2015 che prevedeva che i medici convenzionati, titolari e non, quando non impegnati in compiti propri dell’incarico presso le Potes opereranno a pieno titolo e con piena autonomia professionale all’interno dei PPI (Punto di Primo Intervento) dell’Area Vasta 1 (Pergola, Fossombrone, Sassocorvaro, Cagli) al fine di garantire le prestazioni ambulatoriali ad accesso diretto. L’accordo del 2015 stabiliva, inoltre, di corrispondere ai medici dell’EST (Emergenza Sanitaria Territoriale) specifici emolumenti”. A farlo sapere, in una nota, è Alessandra Moraca, Segretaria Regionale Marche SMI rende pubblica una lettera/ diffida inviata all’Ast.

“La nostra azione – argomenta Fabiola Fini, segretario organizzativo Smi Marche - segnala possibili incongruenze ed anomalie in tema di rispetto contrattuale relativamente alla collaborazione dei medici 118 convenzionati nell’ambito di quella che appare una riorganizzazione a dir poco anomala messa in essere dalla ATS di Pesaro Urbino in merito al PPI di Pergola e in decorrenza dal 1 ottobre 2023 e chiede la revoca delle direttive a nostro avviso illegittimamente ,impartite ad personam ai medici 118 convenzionati operanti presso la postazione 118 di Pergola. Da qui la necessità di chiarimenti urgenti rispetto alla revoca dell’accordo aziendale dell’Area Vasta 1 come pure la revoca della richiesta, che riteniamo impropria, da parte della AST PU, avanzata al personale convenzionato del servizio territoriale 118 di gestire autonomamente i trasporti secondari urgenti e le emergenze intraospedaliere del Presidio di Pergola. Allo stesso tempo ci sembra di capire che l’Azienda Sanitaria Territoriale abbia deciso di assegnare il PPI di Pergola completamente h24 in totale gestione esternalizzata ovvero con medici “gettonisti” di una cooperativa a fronte di maggiori costi anziché investire, assumendo specificatamente personale medico specializzato. Di fatto non si rispetta quanto previsto dalla legge regionale n.36/98 del Sistema dell’emergenza urgenza sanitaria e l’Accordo Regionale Integrativo (AIR) vigente”.

Per questo lo Smi Marche chiede “un incontro urgente e misure indispensabili in termini organizzativi, economici e strutturali necessari alla sicurezza lavorativa dei medici 118 che operano nella postazione di Pergola per la salute, la sicurezza e la tutela degli operatori e dei cittadini”.

“Occorrono – aggiunge Giovanni Papi Renzetti responsabile Smi Marche Emergenza Sanitaria Territoriale - investimenti economici, strutturali e di personale per l’ospedale di Pergola e a tal proposito ricordiamo che il personale 118, è relegato da anni in una sede di lavoro priva di finestre e di servizi igienici dedicati per il personale medico ovvero in chiaro contrasto con la normativa sulla sicurezza del lavoro e di cui chiediamo l’immediata messa a norma o l’ assegnazione di una nuova sede idonea che rispetti la normativa vigente”.

“Intendiamo, inoltre, richiamare l’AST di Pesaro Urbino al rispetto di quanto previsto dalla legge n° 36/98 del Sistema dell’emergenza urgenza sanitaria relativamente al coinvolgimento, ai compiti ed a tutto quanto normato per i medici 118 convenzionati. Reclamiamo, inoltre dalla AST rassicurazioni in merito alla sicurezza e alla garanzia delle cure ed all’assistenza del cittadino che acceda al Presidio PPI ed ai Reparti dell’Ospedale di Pergola “, prosegue il responsabile Smi Marche Emergenza Sanitaria Territoriale.

“Ribadiamo – dice infine Papi Renzetti - che nelle condizioni di emergenza urgenza intraospedaliera, la gestione deve restare di competenza specialistica ospedaliera come pure gli eventuali trasferimenti e trasporti secondari urgenti come da linee guida ministeriali vigenti (sui trasferimenti intra ed interospedalieri) e non di competenza del personale 118 convenzionato a cui è assegnata la gestione dell’emergenza urgenza territoriale e la centralizzazione delle patologie tempo dipendenti sul territorio secondo linee guida regionali vigenti. Abbiamo bisogno di risposte certe per la tutela del personale medico e della salute dei cittadini, non vorremmo essere costretti ad intraprendere via legali per assicurare i diritti di che lavora all’ospedale di Pergola”.

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