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Martedì 10 OTTOBRE 2023
Covid. Via libera dell'Ema a vaccino aggiornato Novavax potrebbe slittare dopo metà ottobre

Se approvato diventerebbe il primo a base proteica ad essere disponibile nella versione adattata alle varianti più recenti di Sars-CoV-2, un'altra opzione accanto ai già autorizzati vaccini a mRna

C'è attesa per il via libera Ue al vaccino anti-Covid aggiornato di Novavax, che se approvato diventerebbe il primo a base proteica ad essere disponibile nella versione adattata alle varianti più recenti di Sars-CoV-2, un'altra opzione accanto ai già autorizzati vaccini a mRna. Ma potrebbe volerci più tempo del previsto, a quanto apprende l'Adnkronos Salute. Il vaccino in questione è fra i prodotti di cui si discute nei 4 giorni di meeting del Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema, in corso fino a giovedì 12 ottobre, ma questa sessione potrebbe concludersi senza un responso definitivo sulla versione di Nuvaxovid adattata alla variante XBB.1.5 (Kraken). L'ok era atteso entro metà ottobre, come si prospettava anche nella circolare del ministero della Salute italiano sulla campagna vaccinale contro Covid-19 per l'autunno-inverno.

Che ottobre sia l'orizzonte temporale previsto da Ema lo aveva peraltro confermato anche il direttore esecutivo dell'ente regolatorio Ue, Emer Cooke, durante un briefing tenuto il 21 settembre insieme all'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie). Il vaccino proteico adiuvato di Novavax è "in fase di valutazione al momento", aveva fatto il punto Cooke. "Abbiamo ricevuto la richiesta di autorizzazione per il monovalente mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5 e la valutazione è cominciata il 24 agosto". Il prodotto, aveva aggiunto, è "calendarizzato per la discussione nel Chmp a ottobre".

Così è in effetti, come conferma anche l'agenda del comitato pubblicata online. Ma potrebbe essere difficile che il via libera arrivi questa settimana, potrebbe volerci più tempo. A rallentare il percorso un insieme di elementi, questioni tecniche da definire e ulteriori dati richiesti. Sono questioni che potrebbero risolversi rapidamente, ma ad oggi non c'è certezza e quindi può esserci un rischio che l'ok slitti.

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