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Mercoledì 11 OTTOBRE 2023
Esperienze digitali. Le Virtual Clinics Oculistiche dell'Ausl di Bologna

Le Esperienze Digitali del Progetto DiCo fanno tappa nell’Azienda USL di Bologna, la prima in Italia a testare le Virtual Clinics Oculistiche, che sono centri diagnostici periferici (Spoke), dislocati strategicamente sul territorio ed inseriti in una rete di telemedicina HUB and Spoke. Grazie alle Virtual Clinics è possibile realizzare un nuovo modello di medicina di prossimità oculistica digitale e dematerializzato, che è in grado di migliorare il percorso di cura dei pazienti oculistici.

Le patologie oculari croniche (degenerazione maculare età-correlata, complicanze oculari del diabete, glaucoma) sono di particolare rilievo per la governance del SSN perché sono caratterizzate da alta prevalenza, azione invalidante, forte impatto sociale e criticità nel percorso di cura dovute alla cronicità. Tali patologie necessitano di percorsi di prevenzione, diagnosi e cura efficaci. Nell’Azienda USL di Bologna ad oggi i pazienti affetti da patologie oculari croniche eseguono tutte le prestazioni per la diagnosi e il follow-up presso gli ambulatori di secondo livello dell’Ospedale Maggiore (centro HUB), in cui sono presenti le tecnologie necessarie per la corretta valutazione di tutti i parametri e tutte le professionalità mediche e tecniche assistenziali (ortottisti assistenti in oftalmologia, infermieri professionali). Ciò comporta un numero elevato di accessi nel centro HUB.
L’obiettivo del progetto è migliorare il percorso di cura dei pazienti oculistici, introducendo prestazioni ambulatoriali di telemedicina e strumenti di innovazione digitale.

Descrizione attività e risorse impiegate
Al fine di migliorare l’adesione ai percorsi di prevenzione e di rendere più agevole l’aderenza al follow-up previsto per i pazienti, sono state realizzate delle Virtual Clinics Oculistiche (VCO), che sono Spoke diagnostici periferici, dislocati strategicamente sul territorio ed inseriti in una rete di telemedicina HUB and Spoke. Le VCO rappresentano un nuovo modello di medicina di prossimità oculistica digitale e dematerializzata che comporta consistenti innovazioni nella gestione dei pazienti e nella ottimizzazione del percorso di cura e che consente ai pazienti di beneficiare più agevolmente dei servizi offerti dall’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’AUSL di Bologna.

Nelle VCO sono presenti strumenti di ultima generazione quali tomografi a coerenza ottica-OCT, angioOCT, retinografi widefield, perimetri computerizzati, autorefrattometri, tonometri.

Il paziente con patologia oculare cronica può eseguire esami e test diagnostici sul territorio, nelle VCO, interfacciandosi con i professionisti sanitari presenti in loco (ortottisti assistenti in oftalmologia, infermieri professionali) e ricevere comodamente il referto sul Fascicolo Sanitario Elettronico una volta elaborato dal medico oculista presente nel centro HUB.
Per la realizzazione del progetto sono state utilizzate tecnologie medicali d’avanguardia quali piattaforma multimodale per la visione ed elaborazione immagini da remoto, software dedicati all’integrazione degli strumenti ed alla telerefertazione, cartelle ambulatoriali elettroniche condivise tra tutti i professionisti. Grazie alle VCO il territorio diventa il luogo per la diagnosi e cura delle patologie oculari. L’AUSL di Bologna è la prima in Italia a testare le Virtual Clinics Oculistiche.

I Risultati
A maggio 2023 è stata inaugurata la prima clinica virtuale oculistica dell’AUSL di Bologna nel comune di Valsamoggia. La risposta della popolazione è stata importante, gli accessi nei primi 3 mesi di attività sono stati 699, con una riduzione del 50% degli accessi non necessari nel centro HUB. Il progetto prevede la realizzazione, entro dicembre 2023, di altre 3 Cliniche Virtuali dislocate strategicamente sul territorio della città Metropolitana di Bologna. L’Unità Operativa Complessa di Oculistica prende in cura circa 120.000 pazienti/anno ed eroga circa 156.000 prestazioni ambulatoriali/anno, di cui 16.155 prestazioni ambulatoriali per follow-up negli ambulatori di secondo livello presso l’Ospedale Maggiore e 23.000 esami strumentali all’anno, di cui il 67% può essere potenzialmente eseguito nelle nuove Cliniche Virtuali dell’AUSL di Bologna.


A cura della Dott.ssa Francesca Quagliano,
Dirigente Medico di Oftalmologia, Unità Operativa Complessa di Oculistica, Azienda USL di Bologna

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