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Giovedì 12 OTTOBRE 2023
Dal mal di denti alla pressione alta: ecco le cure più richieste all’Unità Mobile di Fondazione Consulcesi e Fimmg

È quanto emerge dal primo Report dell’Assistenza Sanitaria gratuita rivolta ai più fragili della Capitale  Il camper sanitario nato dalla collaborazione di Fondazione Consulcesi con le istituzioni sanitarie locali e la FIMMG conferma “il bisogno di incrementare le risorse e lo sviluppo di collaborazioni”. Tra gli utenti, soprattutto italiani, uomini e con una media d’età di 50 anni

Grande successo dell’Unità Mobile di assistenza sanitaria di Fondazione Consulcesi e Fimmg Roma. In meno di 6 mesi di attività, in tre giorni a settimana, il camper ha assistito più di 800 utenti fornendo più di 1600 prestazioni sanitarie, tra visite, medicazioni, prescrizioni mediche e attività di orientamento sanitario, a soggetti fragili e senza fissa dimora della Capitale. Tra le diverse problematiche lamentate dagli utenti, una buona percentuale è occupata da patologie odontoiatriche ed osteoarticolari, ipertensione arteriosa, cefalea, infezioni lievi-moderate e problematiche dermatologiche. Mentre le persone che si sono rivolte all’Unità Mobile sono state per la stragrande maggioranza di sesso maschile (82% contro il 18% di donne), con un’età media di 52 anni.

È quanto emerge, in estrema sintesi, dall’ultimo rapporto semestrale (aprile-settembre 2023) relativo all’attività del camper sanitario nato dalla collaborazione tra la Fondazione del Gruppo Consulcesi con le istituzioni sanitarie locali con il sostegno della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) di Roma.

“A sorpresa, la nazionalità più rappresentata è quella italiana, con circa il 33% degli utenti. L’età media di 52 anni e le problematiche di più frequente riscontro sono quelle più familiari alla medicina generale, quali il trattamento di patologie acute lievi-moderate e croniche. Vediamo un po’ di tutto: infezioni delle vie aeree, micosi, ipertensione arteriosa, malattia da reflusso gastroesofageo, artrosi, carenze nutrizionali. Sicuramente gli ambiti dove incontriamo più difficoltà, viste anche le difficili condizioni socio-economiche dell’utenza, sono quelli riguardanti le patologie di pertinenza odontoiatrica, dermatologica ed ortopedica”, racconta il dottor Alessandro Falcione, medico Fimmg Roma e coordinatore dell’Unità Mobile.

Nei tre giorni di attività settimanale che l’Unità Mobile ha svolto da marzo a settembre (nelle piazze di Stazione Ostiense, Stazione Tuscolana e Piazza Santi Apostoli), per un totale di circa 75 giorni di presenza sul territorio, si sono registrate 1638 prestazioni tra visite, medicazioni, prescrizioni di farmaci ed attività di orientamento sanitario per 839 utenti. Di questi, 275 erano di nazionalità italiana, , seguiti da persone di nazionalità rumena (145 responsi), ucraina (45), marocchina (22), peruviana (19) e ancora, persone nate in Iran, Kurdistan, Egitto, Algeria, Senegal e Afghanistan.

“Un’affluenza tutt’altro che bassa”, aggiunge Simone Colombati, Presidente Fondazione Consulcesi, “che conferma ancora una volta l’impellente urgenza di investire di più, e non di meno, nella Sanità, dall’assistenza territoriale all’accesso alle cure e sui tempi d’attesa”.

“Numeri e dati che non solo scattano una fotografia sulla portata dei bisogni di una fetta importante della nostra società, - aggiunge il Presidente di Fondazione Consulcesi – ma che confermano l’importanza di favorire lo sviluppo di servizi di assistenza sociosanitaria attraverso la collaborazione tra e con enti e organizzazioni del terzo settore”.

È proprio attraverso l’unione con altri enti e soggetti impegnati ai margini della società, che Fondazione Consulcesi porta avanti molteplici progetti volti a “contribuire concretamente a rendere accessibile le cure sanitarie in Italia e nel mondo”, come si legge nella Mission della Fondazione. Dall’Unità Mobile nella Capitale ai progetti di formazione e assistenza medica in ambito urologico, pediatrico e nefrologico-interventista in Eritrea, “lo abbiamo fatto e continuiamo a farlo grazie ai tantissimi medici e professionisti sanitari che mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza, e grazie a tutti coloro che decidono di sostenerci donando alla Fondazione Consulcesi, sarà possibile continuare e offrire un servizio ancora più ampio”, aggiunge Colombati.

Con un “trend che sembra suggerire un leggero aumento dell’attività”, è fondamentale poter continuare a garantire questo servizio. – aggiunge infine il dottor Falcione – e implementarne di nuovi: dalla dotazione di device/kit (ad esempio tamponi rapidi per il Covid-19, flu e streptococco per l’inverno) fino a sostenere le campagne vaccinali in autunno/inverno, e i programmi di screening”.

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