quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 17 NOVEMBRE 2023
E-R. FdI sollecita il recupero dei ticket non pagati. Donini: “C’è una procedura da seguire” 

Per la terza volta la consigliera Marta Evangelisti interroga l’assessore sul tema dei ticket non pagati per le visite e gli accessi ai PS. L’assessore risponde: “Grave parlare di errori da parte della politica sanitaria. C’è una normativa nazionale, non si possono pensare a modalità fuori dalla legge”. L'INTERROGAZIONE

“I ticket non pagati” tra il 2018 e il primo semestre 2023 “per prestazioni erogate ai pronto soccorso e per visite specialistiche” in Emilia-Romagna “ammontano a circa 87milioni di euro e di questi solo un terzo è stato attualmente recuperato da tutte le Ausl della Regione”. A presentare i dati è stata, in una interrogazione in Consiglio regionale, la consigliera di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, che ha sollecitato la Regione l’avvio di verifiche e la riscossione di quanto dovuto.

“Già da precedente interrogazione -ha ricordato la consigliera- avevo chiesto conto dei ticket non pagati dal 2018 al primo semestre del 2023. Nella sua risposta l’assessore regionale alla sanità metteva in evidenza numeri preoccupanti”. Rimarcando che “si tratta di risorse preziosissime che vengono così a mancare nei bilanci delle aziende sanitarie”, Evangelisti ha quindi presentato l’atto ispettivo per sapere “quali azioni si intendano intraprendere per velocizzare il recupero delle somme e con le persone che hanno beneficiato di prestazioni sanitarie e che risultano a tutt’oggi irreperibili”.

Per l’assessore alla Salute, Raffaele Donini, “con le sue parole il consigliere Tagliaferri offende i professionisti delle Aziende sanitarie. C’è una precisa normativa nazionale da seguire per il recupero dei ticket non riscossi, che nulla ha a che vedere con le capacità del sistema sanitario regionale. Normativa che il consigliere dovrebbe conoscere”, dichiara l’assessore in una nota che anticipa la risposta scritta all’interrogazione.

“Quando il consigliere attribuisce la mancata riscossione di una quota dei ticket all’”ennesimo errore di una politica sanitaria che ricade sui cittadini” non fa altro che offendere coloro che, i professionisti del nostro sistema sanitario, applicano ciò che la normativa stabilisce: lo invito a studiarla”.

I passaggi previsti dalla norma, ricorda quindi l’assessorato, sono quattro: verifica ticket non riscossi entro la data di chiusura del bilancio; invio solleciti per posta ordinaria; invio raccomandata A/R per ticket sollecitati e non pagati entro il termine assegnato; infine, iscrizione a ruolo da parte dell'Agenzia delle Entrate-riscossioni (ex Equitalia).

“Per caso- chiude Donini- Tagliaferri conosce qualche modalità al di fuori della legge che ci vuole suggerire per provare a ridurre il mancato introito? Se è questo tipo di soluzioni che vuole inserire, lo dica chiaramente”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA