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Giovedì 18 GENNAIO 2024
L’Italia ospita i prossimi Giochi mondiali invernali per trapiantati. A Bormio più di 200 atleti per celebrare la vita

Cinque giorni di gare che vedranno protagonisti 200 atleti da oltre 20 Paesi del mondo, il più giovane ha solo 9 anni. Cardillo: “Eventi come questo rappresentano forse la migliore pubblicità per la donazione, poiché in queste occasioni è possibile testimoniare l'efficacia del trapianto”. Per il direttore del Cnt resta ancora molto da fare per contrastare il tasso di opposizione alla donazione, “fermo stabilmente intorno al 30% da troppo tempo”.

Dopo 20 anni, l'Italia torna ad ospitare i Giochi mondiali invernali per trapiantati. Sarà nuovamente Bormio, in Valtellina, la cornice di 5 giorni di gare (3-8 marzo 2024) che vedranno protagonisti 200 atleti (e un centinaio di accompagnatori) provenienti da più di 20 Paesi di tutto il mondo. Ha solo 9 anni il più piccolo sportivo che parteciperà ai Giochi di marzo 2024. Questi i numeri presentati martedì scorso a Palazzo Lombardia nel corso della conferenza stampa di lancio della kermesse sportiva che "rappresenta idealmente un avvicinamento alle Olimpiadi del 2026", come ha ricordato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia.

I Giochi sono "una celebrazione della vita e del dono", ha commentato Lara Magoni, assessore allo sport e ai giovani della Lombardia, ma anche una "valorizzazione delle competenze e dei talenti di ogni persona", secondo la Ministra per le disabilità Alessandra Locatelli intervenuta in video collegamento da Roma.

Questa edizione dei Giochi, giunta al 12° appuntamento, è "una grande occasione per testimoniare con la presenza dei trapiantati e dei donatori i valori olimpici di amicizia e solidarietà, soprattutto in questo momento storico costellato di conflitti e guerre" ricorda Giuseppe Vanacore, presidente dell'ANED, l'associazione promotrice dell'evento.

Presente in video collegamento anche il direttore del Cnt, Massimo Cardillo che, ripercorrendo gli ottimi risultati registrati lo scorso anno sul fronte delle donazioni e dei trapianti, pone l'attenzione sulle "criticità ancora presenti per rendere il trapianto un intervento sempre più accessibile". In questi termini "dobbiamo lavorare ancora di più per contrastare il tasso di opposizione alla donazione, fermo stabilmente intorno al 30% da troppo tempo", prosegue Cardillo. "Eventi come quelli che si svolgeranno a Bormio rappresentano forse la migliore pubblicità per la donazione", conclude il direttore del Cnt, "poiché è in queste occasioni che è possibile testimoniare l'efficacia del trapianto".

Nel corso della mattinata è intervenuta Liz Schick, presidente della World Transplant Federation e atleta trapiantata, che 25 anni fa ha ricevuto un trapianto di fegato. La presidente ha ripercorso i suoi primi passi di atleta subito dopo l'intervento e la gioia di mettersi in gioco anche per celebrare il dono ricevuto.

Tra i presenti gli atleti di Aned Sport Margherita Mazzantini e Marco Mestriner che hanno presentato la nazionale italiana in gara, rappresentata da 18 atleti provenienti da tutto il Paese e che ce la metteranno tutta sulle piste della Valtellina. Nella nostra delegazione anche un atleta di 81 anni, a suggerire che nello sport (come nella donazione) l'età non conta.

Non solo sci ma anche curling, snowboard, biathlon e tante altre discipline rappresentate ai Giochi invernali di Bormio 2024.

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