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Sabato 17 NOVEMBRE 2012
Standard ospedalieri. Cgil: “Se non si potenzia territorio, sono solo tagli”

Per il sindacato, lo schema di regolamento del ministero “utilizzando indicatori e standard, anche qualitativi riferiti all’appropriatezza, è un fatto importante”, ma senza uno sviluppo dell’assistenza distrettuale ciò rappresenterebbe solo una “mera riduzione della dotazione ospedaliera”. Il documento Cgil.

La prima lettura che la Cgil dà dello schema di regolamento sulla riorganizzazione degli ospedali è in chiaroscuro. Per il Sindacato “intervenire sulla riorganizzazione e riconversione della rete ospedaliera, uniformando in tutto il territorio nazionale il Lea Ospedaliero, utilizzando indicatori e standard, anche qualitativi riferiti all’ “appropriatezza”, è un fatto importante”. Ma, sottolinea la Cgil ciò “necessariamente implica un’Intesa Stato Regioni”.
 
In ogni caso, per il sindacato a “ciò deve comportare un parallelo intervento per il potenziamento della rete dell’assistenza distrettuale (residenziale, semi residenziale, domiciliare, cure primarie). Altrimenti con la mera riduzione della dotazione ospedaliera ci troveremmo di fronte all’ennesimo taglio dei Livelli Essenziali di Assistenza”.
 
“In questi anni – prosegue il commento -  soprattutto nelle regioni impegnate nei piani di rientro (ma non solo in quelle), la consistente riduzione dell’offerta ospedaliera non è stata accompagnata da un aumento dell’offerta ai cittadini di servizi nel territorio. E analoga attenzione deve essere posta al rapporto tra riconversione dell’offerta e salvaguardia dell’occupazione. Insistiamo quindi affinché siano destinati investimenti anche per la riconversione: altrimenti attuare i necessari processi di riorganizzazione, tanto più in presenza dei tagli inferti al SSN dalle manovre economiche, diventa proibitivo”.
 
 
Per questo ragioni la Cgil rilancia la proposta “Assistenza continua h24 nel distretto socio sanitario”, con le ulteriori indicazioni che la Cgil intende fornire dopo l’approvazione della Legge 8 novembre 2012 n. 189 (art. 1 Riordino dell’assistenza territoriale). “È una proposta di assoluta attualità, per organizzare le vertenze regionali e locali e per accompagnare il processo di riorganizzazione della rete ospedaliera e quello della rete di assistenza territoriale”.

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