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Mercoledì 31 GENNAIO 2024
Pisa, in arrivo oltre 23 milioni di investimenti. Giani: “Nuovo ospedale tra le priorità” 

Una partita da 683 milioni (153 anticipati negli ultimi due anni), di cui 15 milioni interessano l’appalto principale del nuovo ospedale Santa Chiara. “Il complesso del nuovo ospedale, con tutti gli edifici ad uso sanitario e didattico sarà completato entro il 2025“ ha annunciato il Governatore

A Pisa c‘è il nuovo ospedale di Cisanello tra gli investimenti finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione che a febbraio 2024 sarà operativo dopo le firme del presidente Giani e della presidente del consiglio dei ministri Meloni. Una partita da 683 milioni (153 anticipati negli ultimi due anni), di cui 15 milioni interessano per l’appunto l’appalto principale del nuovo Santa Chiara.

“Si tratta di un intervento duplice – spiega –, sulla viabilità e sul nosocomio, per un progetto di edilizia sanitaria tra i più importanti nella regione con la certezza, una volta che saranno completati i lavori, di poter contare su uno degli ospedali più innovativi e specializzati d’Europa”.

“Il complesso del nuovo ospedale Santa Chiara, con tutti gli edifici ad uso sanitario e didattico - afferma il presidente della Toscana Giani - sarà completato entro il 2025. Era l’ottobre 2019 quando fu firmato il contratto per le opere propedeutiche, con la posa simbolica il dicembre successivo della prima pietra dell’ospedale ed ad aprile 2021, con l’emergenza Covid nel mezzo, quella sul contratto di appalto. La spesa per la costruzione dei nuovi edifici e l’adeguamento dei vecchi supera i 250 milioni di euro, integrati dai fondi necessari per far fronte all’imprevedibile impennata dei prezzi dovuti alla turbolenze internazionali. A questi si aggiungono 130 milioni per la gestione e manutenzione nei primi nove anni”.

Il cantiere avanza ed oggi, sul posto anche il presidente Giani, sono stati inaugurati un nuovo edificio ad alta tecnologia, dedicato all’isolamento e alla gestione dei pazienti infettivi, e dodici posti di terapia semi-intensiva distribuiti in quattro camere, utilizzabili all’occorrenza anche come letti di intensiva, ricavati dalla riconversione di uno spazio di degenze. “Due opere ed investimenti – annota il presidente – , piccolo assaggio del nuovo ospedale, figli anche dell’esperienza vissuta con il Covid, dove isolamento e versatilità degli ambiente hanno assunto grande importanza”.

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