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Venerdì 23 NOVEMBRE 2012
Oftalmologia. Il 60% dei bimbi non ha mai fatto una visita, il 26% presenta una problematica

Questo l’esito dei controlli gratuiti effettuati dagli specialisti nel corso della 3 giorni fieristica milanese “G! Come Giocare”. Dati non meno allarmanti per gli adulti: al 22% delle persone gli ottici hanno consigliato una visita più approfondita a causa del peggioramento o della accertata scarsità di visione.

La prevenzione prima di tutto. È con questo obiettivo che Commissione Difesa Vista (Cdv), in collaborazione con Soi (Società oftalmologica italiana) e la Coalizione degli Ottici, ha bissato l’iniziativa dello scorso anno in occasione di “G! Come Giocare”, la manifestazione fieristica dedicata ai bambini e alle loro famiglie, mettendo a disposizionecontrolli gratuiti della vista per i bambini e per i loro genitori.

“Siamo molto orgogliosi e soddisfatti dell’iniziativa promossa - ha afferma Vittorio Tabacchi, presidente di Commissione Difesa Vista - la collaborazione tra le diverse realtà che hanno partecipato è un punto di partenza fondamentale, un primo passo verso una più proficua e costante cooperazione in un'ottica comune di sensibilizzazione sul tema della prevenzione e della cura del benessere visivo»”

E soprattutto l'iniziativa ha rappresentato un’occasione unica per sensibilizzare mamme e papà sul bene vista. Esami mirati e tempestivi permettono infatti di evidenziare, fin dall’infanzia, problemi legati agli occhi e un test della vista consente agli adulti di individuare eventuali deficit visivi e agire di conseguenza, approfondendo con una visita oculistica. Eppure la cultura della prevenzione stenta ancora a diffondersi. Come dimostrano i dati raccolti in questi 3 giorni di controlli serrati che hanno visto operativi 4 oculisti (3 della clinica oculistica del San Raffaele e 1 della Clinica oculistica di Varese), 6 ortottisti e 13 ottici di Assogruppi e Federgruppi e 2 delle principali catene di ottica italiane, associate in Andom: alla visita oculistica si sono sottoposti 650 bambini, di età compresa tra i 18 mesi (il più piccolo) e i 16 anni (il più grande), con una età media di sei anni e mezzo; oltre 450, invece, gli adulti che hanno effettuato la misurazione della vista, per un totale di circa 1100 test.

Da queste valutazioni è emerso che ben il 60% dei bambini non aveva mai fatto una visita oculistica e/o ortottica, e in circa il 26% di quelli sottoposti ai controlli è stata segnalata una problematica. In dettaglio: il 33% è ipermetrope e il 16% astigmatico con una età media di 5 anni e mezzo; il 4% dei  bambini (età media 6 anni) è invece risultato affetto da exforia e i bambini a cui è stata diagnosticata una miopia sono stati circa il 10%. Le sospette ambliopie, evidenziate in bambini con un’età media di circa 7 anni, si aggirano intorno al 6%. Nel restante 31% dei casi sono stati segnalati sospetti mal di testa oftalmici, lievi astigmatismi o ipermetropie, lievi strabismi e difficoltà di convergenza per i quali è stata suggerita una visita ortottica e oculistica.

Dati non meno allarmanti per gli adulti: al 22% delle persone sottoposte ad auto-refrattometro/misurazione del visus gli ottici hanno consigliato una visita più approfondita a causa del peggioramento o della accertata scarsità di visione.
 
«Questi dati allarmanti evidenziano che è necessario ribadire l’importanza della visita oculistica per difendere la vista dei nostri bambini – ha osservato Matteo Piovella, presidente Soi - l’Italia negli ultimi decenni ha fatto dei passi indietro quanto a prevenzione e cura visiva in età scolare. Ricordo a tutti noi che negli anni 70 era pratica diffusa attivare un servizio di diagnosi delle problematiche oculari di ogni bambino che frequentava la scuola elementare dove si recavano un medico oculista e un ortottista ripetutamente nel corso degli anni. Questa prassi aveva rivoluzionato l’individuazione delle malattie degli occhi in grado di recare danni visivi permanenti. Oggi dobbiamo tutti rimboccarci le mani e attivare di nuovo l’azione di tutela della vista per i nostri bambini – ha proseguito - introducendo di nuovo un servizio efficace già a partire dalla scuola materna”.

 
Importante, infine, sottolineare che all' evento hanno contribuito anche ottici che lavorano presso le principali catene di ottica italiane, associate in Andom. “Da sempre promuoviamo una stretta collaborazione con i medici oculisti, al fine di garantire il miglior servizio al cittadino consumatore”, ha affermato Riccardo Perdomi, presidente Andom.

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