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Martedì 19 MARZO 2024
La necessità di Pediatri di Libera Scelta si ridurrà di oltre 1000 unità. Sarebbe un errore inserire nel territorio una pletora di giovani medici



Gentile Direttore,
a proposito dell’articolo pubblicato il 15 marzo u.s. su QS dal titolo “Ricciardi (M5S): “Mancano pediatri, ma burocrazia uccide Ssn” desidero fare alcune precisazioni:

Inoltre, in base all’ Accordo Collettivo Nazionale vigente, anche a coloro che si specializzeranno dal 16 settembre 2024 in poi, anche il giorno precedente alla pubblicazione delle zone carenti, potranno essere assegnati gli incarichi, dopo aver espletato le procedure delle assegnazioni delle zone carenti per trasferimenti o graduatoria, qualora uno o più ambiti rimangano carenti.

Di fatto, se i Pediatri che si specializzano alla fine dell’anno presentano domanda di assegnazione, è come se fossero in graduatoria, ovviamente agli ultimi posti essendo gli ultimi in ordine cronologico ad aver acquisito il titolo di specialista in Pediatria.

La popolazione pediatrica che il Pediatra di Libera Scelta può assistere va dalla nascita al compimento del 14° anno. Nel 2008 la fascia d’età 0-14 anni contava 8195090 bambini, nel 2022 si era ridotta a 6766128 bambini e la previsione più rosea per il 2036 è di 5540808.

La necessità di Pediatri, solo per la pediatria di Libera Scelta, si ridurrà di oltre 1000 unità rispetto al numero attuale e sarebbe un gravissimo errore di programmazione sanitaria inserire nel territorio una pletora di giovani medici che lavorerebbero in condizioni non dignitose rispetto alla professionalità di un laureato e specializzato che ha studiato per tanti anni, né consone ad una necessaria esperienza clinica.

Antonio D’Avino
Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)

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