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Giovedì 29 NOVEMBRE 2012
Cresce il ricorso al privato. Ma c'è una giungla di prezzi

A Milano 19 euro per una visita ortopedica, a Napoli 200. Lo rileva una inchiesta di Altroconsumo su 160 strutture in 8 città. Per 4 visite ed esami specialistici a Milano si pagano in media 891euro, 500 euro in più rispetto a quanto si paga a Napoli (391). Nella sola Roma per una gastroscopia la spesa varia da 100 a 1.000 euro in base alla struttura.

Il modello di offerta sanitaria che troviamo nelle città e nelle regioni italiane oggi vive di contraddizioni, tra eccellenze, rami secchi, servizi efficienti. Con una costante: che ci si rivolga al pubblico pagando ticket salati o al privato, a volte persino competitivo per prezzi e flessibilità d’orari, il risultato è che buona parte delle prestazioni sanitarie le pagano i cittadini. Chi non ha possibilità rinuncia a esami e cure. Perché poter stare in salute costa, e non a tutti lo stesso prezzo: Altroconsumo rileva che a Milano, per quattro visite e esami specialistici si pagano in media 891euro, esattamente 500 euro in più rispetto a quanto si paga a Napoli: 391.

L’inchiesta di Altroconsumo ha coinvolto 160 strutture tra case di cura, poliambulatori e strutture pubbliche di otto città (Bari, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino) per valutare costi e tempi d’attesa su quattro esami e visite specialistiche tra i più richiesti: una gastroscopia, una visita ortopedica, una panoramica dentale, un’ecografia dell’addome (vedi la banca dati online con i risultati per prestazione e città).

“Ogni città offre servizi articolati diversi, le realtà sul territorio si compongono di variabili, punte di eccellenza e sacche di inefficienza. Ma in media tra strutture miste, convenzionate con il Servizio sanitario e cliniche private il cittadino ha accesso pagando prezzi notevolmente diversi regione per regione (la visita ortopedica a 19euro a Napoli, arriva a Milano a costarne 200,’ecografia completa all’addome a Bari 40euro, a Torino 269euro), ma anche all’interno della stessa città ed esempio per una gastroscopia a Roma si spendono da 100 a 1.000 euro”, spiega l’associazione a tutela del consumatore.

E curarsi privatamente “a volte conviene anche per il portafogli, considerando i tempi d’attesa”, afferma Altroconsumo, secondo la quale “la riduzione ione dei servizi sociali e delle coperture per far quadrare i bilanci sta colpendo indiscriminatamente sacche d’inefficienza e progetti validi, costruiti con cura negli anni da professionisti e storie di eccellenza. Lo Stato vuole risparmiare, ma oggi a pagare per primi, sulla propria pelle, sono i più deboli, che rinunciano alla propria salute”.
 

 

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