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Venerdì 30 NOVEMBRE 2012
Allarme Fimp: “Troppi programmi e spot a sfondo sessuale negli orari seguiti dai bambini”

Gli esperti denunciano la presenza di decine di programmi a sfondo erotico senza limitazione di orari. Il rischio è quello di un “accelerato desiderio di esperienze sessuali”. Mele: "Ci impegneremo a sollevare la questione presso il Garante per l’Infanzia e tutte le Istituzioni che hanno l’autorità in materia".

Il bombardamento di messaggi fuorvianti può  accelerare  il desiderio di esperienze sessuali, perché attraverso  le immagini  virtuali può passare il messaggio di rapporti facili, fini a se stessi, possibili in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento e in ogni modo. La parabola e il digitale terrestre offrono decine di programmi in cui ragazze seminude pubblicizzano numeri di telefono per comunicazioni a sfondo erotico senza limitazione di orari. “La Fimp si impegnerà a denunciare questa problematica presso il Garante per l'Infanzia e tutte le Istituzioni Politiche e Sociali che hanno l'autorità per intervenire - ha spiegato Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri - dobbiamo perseguire una campagna di educazione sessuale, da svolgere nelle scuole, nelle associazioni e anche negli ambulatori, perché nelle peculiarità della Pediatria di Famiglia spicca, per importanza, l'educazione sanitaria, possibile ed attuabile grazie al rapporto di fiducia che si instaura con le famiglie”.
 
I ragazzi, oggi più di prima, hanno libero accesso sia alla televisione che ad Internet, facendo ormai parte dell'arredamento di casa: è quindi evidente come vengano influenzati in maniera fuorviante, subendo senza possibilità di obiettività, data la loro età, rischiando una dipendenza morbosa.
 
“Denunciamo l'influenza dei Media nello sviluppo sessuale dei bambini e degli adolescenti – ha concluso Maria Grazia Sapia, segretario provinciale Fimp - se da una parte c'è una pletora di programmi  pubblicitari, musicali, hot chat con messaggi a sfondo esplicitamente sessuali, dall'altra mancano o sono totalmente assenti programmi che si occupano di educazione all'esercizio della sessualità, come contraccezione, malattie trasmesse sessualmente e, perché no, i valori legati alla sessualità”.
 

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