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Lunedì 03 DICEMBRE 2012
Ddl Balduzzi Bis. Emendamento per valorizzare la formazione in medicina generale

Presentato dal senatore d’Ambrosio Lettieri, la proposta di modifiche mira a equilibrare il trattamento economico dei medici in formazione in medicina generale con quello dei medici in formazione specialistica attraverso lo svolgimento di attività assistenziali professionalizzanti . Soddisfatta la Simgif.

Arrivano le prime notizie sugli emendamenti presentati in commissione Igiene e Sanità al Ddl 2935 di Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria (il cosiddetto Ddl Fazio, dal nome dell’ex ministro della Salute, ora ribattezzato “Balduzzi Bis” dopo le profonde modifiche apportate dal nuovo titolare del dicastero).

I testi degli emendamenti – la cui presentazione in commissione è scaduta il 28 novembre, alle ore 18.00 – non sono ancora stati resi pubblici dalla commissione, ma la Società Italiana Medicina Generale in Formazione (Simgif) informa sulla presentazione, da parte del senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri (Pdl), segretario della commissione, di una proposta di modifica all’art. 12 in materia di formazione medica specialistica che mira al maggiore riconoscimento della formazione in medicina generale.

L’emendamento prevede che dopo il comma 3 venga aggiunto il seguente comma 3-bis: “In sede di rinnovo dell’Accordo collettivo nazionale di cui al comma 6 dell’articolo 1 della legge 8 novembre 2012, n. 189, è garantito ai medici in formazione in medicina generale un trattamento economico complessivo almeno pari a quello dei medici in formazione specialistica, attraverso la remunerazione delle attività assistenziali professionalizzanti presso i servizi dell’azienda sanitaria e della medicina convenzionata”.

“Appoggiamo convintamente l'emendamento”, commenta la Simgif ritenendo “urgente che, nell'iter formativo del medico iscritto al triennio di Formazione Specifica in Medicina Generale, si preveda l'inserimento stabile di attività professionalizzanti remunerate da espletarsi presso i servizi territoriali, riservando una quota percentuale del conferimento degli incarichi vacanti a tempo determinato ai medici in formazione specifica in medicina generale”.
 

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