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Mercoledì 12 DICEMBRE 2012
Costi standard. Governo vara Dpcm su regioni "modello". Ma le Regioni sono contrarie

Il Consiglio dei Ministri ha varato ieri il decreto che individua i criteri per identificare le 3 Regioni di riferimento per i costi standard sanitari utili ai fini del riparto del fondo sanitario a partire dal 2013. Sul testo varato non c'è stata però l'intesa con le Regioni ma il Governo ha proceduto comunque d'ufficio. Ecco il decreto.

Su proposta del Ministro della salute, il Consiglio dei ministri dell'11 dicembre ha approvato il provvedimento che definisce i criteri attraverso cui individuare, tra una rosa di 5 Regioni, le 3 virtuose per definire costi e fabbisogni standard regionali nel settore sanitario.
 
Il provvedimento considera eligibili le regioni che rispettino tutti i seguenti criteri:
- aver garantito l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza;
- aver garantito l’equilibrio economico-finanziario del bilancio sanitario regionale;
- non essere assoggettate a piani di rientro;
- essere risultate adempienti alla valutazione del Tavolo di verifica degli adempimenti regionali in materia sanitaria.
 
Sulla base di questi criteri i Ministeri della salute e dell’economia e delle finanze individueranno le 5 Regioni di riferimento, inserendole in un’apposita graduatoria. All’interno di questa graduatoria le regioni sceglieranno le 3 che fanno da riferimento.
 
Sul provvedimento non si è mai trovata l'intesa in Stato Regioni per la mancata accoglienza delle proposte di modifica avanzate dalle Regioni e in particolare quella che avrebbe consentito di garantire comunque la presenza di una regione meridionale nella terna rispettando il criterio della rappresentanza geografica, uno del nord, una del centro e una del sud, previsto dal Dlgs 68/2011. Secondo le Regioni infatti con l'attuale testo ciò potrebbe non essere garantito. (Vedi documento sulla mancata intesa della Conferenza del 22 novembre).

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