quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 26 DICEMBRE 2012
Marino (Pd): “Agenda Monti apprezzabile ma Ssn va finanziato maggiormente”

Secondo il senatore Marino l’opera del governo Monti “ha cambiato la percezione dell'Italia nel contesto internazionale, ma in alcuni settori l'esecutivo non ha affrontato adeguatamente le sfide che abbiamo di fronte”. La sanità pubblica è tra queste e ha bisogno di essere “protetta e finanziata maggiormente”. 

Nell'agenda presentata da Mario Monti – afferma il senatore del Pd, Ignazio marino – ci sono alcuni principi condivisibili, ma ritengo che il nuovo governo dovrà tracciare un percorso fatto di maggiore equità e più diritti per tutti. Non c'è dubbio che l'autorevolezza del presidente Monti abbia cambiato la percezione dell'Italia nel contesto internazionale, ma in alcuni settori l’esecutivo non ha affrontato adeguatamente le sfide che abbiamo di fronte. Penso, ad esempio, alla sanità pubblica, che deve essere protetta e finanziata maggiormente”.
 
“La sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale – prosegue l’esponente del Pd – si può ottenere attraverso la lotta alla corruzione (che pervade questa area strategica forse più di molte altre nel nostro Paese), tuttavia è necessario applicare strumenti indipendenti dai partiti per una analisi trasparente dei costi e dei risultati.

La sanità italiana, come previsto dalla costituzione, deve restare pubblica e per tutti. Non ho nulla contro le strutture private, che spesso completano e arricchiscono l’offerta di cure”.
 
 
Le critiche al governo Monti riguardano, secondo Marino, il fatto “di aver trattato tutti allo stesso modo: aver tagliato risorse ugualmente a chi gestisce già virtuosamente e a chi invece ha sperperato i soldi pubblici. Non è la strada giusta. È necessario premiare chi merita e obbligare, con rigore e trasparenza, le strutture meno capaci a raggiungere standard più elevati.

Non possiamo inoltre pensare di risolvere le inefficienze degli amministratori con nuove tasse per i cittadini. Abbiamo un livello di tassazione già pari a quello dei paesi del nord Europa senza avere gli stessi servizi e le stesse garanzie per l'assistenza sanitaria. Basterebbe ripensare ad alcuni investimenti, come quello sui cacciabombardieri F-35 per cui verranno spesi 15 miliardi di euro mentre alla sanità pubblica ne vengono sottratti ben 30. Non si può continuare ad investire in armamenti anziché in servizi alle persone”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA