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Sabato 29 DICEMBRE 2012
Riparto 2012. Fondi per obiettivi prioritari: alla non autosufficienza 240 mln, di cui 20 alla Sla

Altri 20 milioni saranno vincolati alle demenze e 20 ai pazienti in stato vegetativo. Ulteriori 50 milioni serviranno per contrastare gli effetti della crisi sulla salute, 100 mln per la lotta al dolore e 20 per le malattie rare. E poi risorse per le biobanche, le gravidanze in condizioni "vulnerabili", i tumori rari e le malattie asbesto correlate. Soddisfatto Balduzzi.

Con il via libera della Conferenza Stato Regioni al Riparto del Fondo sanitario nazionale 2012, arriva anche l’allocazione delle risorse destinate alla realizzazione degli obiettivi prioritari e di rilevanza nazionale. A dare notizia della loro ripartizione è oggi una nota del ministero della Salute, attraverso la quale il ministro Renato Balduzzi sottolinea “l’importanza” di queste risorse per il sostegno di obiettivi come la non autosufficienza, l’assistenza ai malati di Sla e ai pazienti in stato vegetativo.

Nel dettaglio, alla non autosufficienza vengono destinati 240 milioni di euro, di cui 20 milioni per i malati di Sla e 20 milioni per l’assistenza ai pazienti affetti da demenza. Per progetti che assicurino la presa in carico dei pazienti in stato vegetativo vengono vincolati 20 milioni sul fondo per la non autosufficienza.

Altri 100 milioni sono destinati alle cure palliative e alla terapia del dolore. Alle biobanche di materiale umano vanno 15 milioni euro.

Per il supporto alle gravidanze in condizioni di vulnerabilità e la prevenzione dell’interruzione volontaria della gravidanza vengono destinati 20 milioni di euro.

Per le malattie rare sono vincolati 20 milioni di euro.

Tra gli altri obiettivi vi sono poi 50 milioni per interventi destinati “alla tutela dei bisogni di gruppi di popolazioni su cui gli effetti della crisi manifestano un più alto impatto”, come si legge nel comunicato del ministero della Salute, che spiega che “in questo caso si chiede alle Regioni l’elaborazione e la presentazione di progetti per porre in essere misure di contrasto degli effetti sulla salute connessi alla povertà e al basso reddito”.

Per la promozione di una rete nazionale per i tumori rari sono stati vincolati 15 milioni euro, mentre alla sorveglianza epidemiologica e la presa in carico delle persone affette da patologie asbesto correlate sono stati previsti 10 milioni di euro.

Al Centro Nazionale Trapianti, infine, sono destinati 2 milioni di euro.
 

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