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Giovedì 10 GENNAIO 2013
Abruzzo. Convegno sulla responsabilità professionale in sanità

Come cambia la responsabilità dei medici alla luce della “Legge Balduzzi”. Si tenterà di far luce su questo aspetto nel corso dei lavori organizzati, su proposta del Servizio Medicina Legale di L’Aquila, dall’Ordine provinciale dei medici e degli avvocati. Appuntamento domani nella sede dell'Ance.

Come cambia la responsabilità dei medici con le nuove norme recentemente introdotte? È l’argomento al centro del convegno, ‘La responsabilità professionale medica alla luce della “Legge Balduzzi”, in programma Venerdì 11 Gennaio all’Aquila, nella sede dell’Ance (associazione nazionale costruttori edili), alle ore 15.00.  I lavori sono stati organizzati, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati presso la Corte di Appello dell’Aquila, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri dell’Aquila.

Nel corso dell’incontro, rivolto a medici, giuristi e, indirettamente, agli utenti della sanità, si tenterà di ‘ridisegnare’ il profilo delle responsabilità medica. Al convegno parteciperanno giuristi e medici legali nell’intento di esaminare le nuove norme e discuterne le ricadute nell’accertamento della responsabilità professionale del medico sia in ambito penale sia civile, nonché in relazione agli aspetti assicurativi.

“Il convegno di formazione - ha dichiarato Patrizia Masciovecchio, direttore della Uoc di Medicina Legale della Asl 1L’Aquila - per i medici sarà un primo prezioso confronto, alla luce della recentissima normativa prevista dalla legge Balduzzi, che introduce, all’articolo 3, nuovi aspetti sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria”. “In questo momento è difficile valutare l’impatto delle nuove ‘regole’ sull’attività delle categorie interessate e proprio per questo l’aggiornamento professionale si pone come un utilissimo momento di riflessione - ha proseguito - le modifiche della legge  prevedono, inoltre,  criteri e requisiti per le nuove polizze assicurative a copertura dei rischi derivanti dall’esercizio della professione medica che presentano notevoli complessità interpretative  ed applicative”.

“Le nuove norme, tra l’altro - ha concluso Masciovecchio - escludono la responsabilità del professionista (eccezione fatta per  dolo o colpa grave) quando egli si attiene alle linee guida e alle buone pratiche dettate dalla comunità scientifica internazionale”.
I nuovi profili di responsabilità, attribuiti ai singoli professionisti ed alle strutture sanitarie, potrebbero condurre a riesaminare e rivalutare i rispettivi comportamenti nell’esercizio quotidiano della professione sanitaria. Al di là dell’interesse strettamente professionale dei medici le nuove disposizioni riguardano, sia pure indirettamente, anche gli utenti, per l’aspetto relativo alla parte civile (risarcimento).
 

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