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Venerdì 11 GENNAIO 2013
Anteprima. Remunerazione delle farmacie. Ecco la nuova proposta di Balduzzi

La controproposta mira a superare lo stallo creato dopo lo stop della Salute e dell’Economia all’accordo siglato il 16 ottobre tra Aifa e organizzazioni di categoria. Riviste le quote fisse e variabili sia per i farmacisti che per i grossisti. Cresce la quota premiale per i generici, introdotta anche per i grossisti.

Si cerca una soluzione per il nuovo sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco dopo lo stop imposto dal ministero della Salute e dal ministero dell’Economia all’accordo siglato il 16 ottobre 2012 tra l’Aifa, farmacisti e grossisti, e fortemente difeso dalle farmacie. Una situazione che aveva portato allo stallo e costretto il Governo a prorogare dal 1° gennaio al 30 giugno 2013 l’entrata in vigore del nuovo sistema.
Sei mesi, dunque, per raggiungere un nuovo accordo che soddisfi tutte le parti. Ed è a questo scopo che arriva oggi una nuova proposta, che siamo in grado di anticipare, da parte del ministro della Salute, Renato Balduzzi.

Ecco, secondo quanto si apprende, cosa prevede la nuova proposta:
 
PER LE FARMACIE
a) Per i medicinali con prezzo al pubblico non superiore ai 50 euro
Quota fissa
per confezione dispensata in regime di Ssn: 0,55 euro, maggiorata di euro 0,10 per le farmacie con fatturato annuo inferiore a 258.228,45 euro.
Quota fissa aggiuntiva per ciascun medicinale non più coperto da brevetto (originatore o medicinale autorizzato in conformità di quanto previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 o corrispondente equivalente) con prezzo al pubblico corrispondente al prezzo di riferimento: 0,50 euro.
Quota variabile: 17% del prezzo al pubblico del medicinale.

b) Per i medicinali con prezzo al pubblico superiore ai 50 euro
Quota fissa
per confezione dispensata in regime di Ssn: 5,5 euro, maggiorata di 0,10 euro per le farmacie con fatturato annuo inferiore a 258.228,45 euro.
Quota variabile
: 10% del prezzo al pubblico del medicinale.

Dal 2014 il valore della maggiorazione per le farmacie con fatturato annuo inferiore a 258.228,45 euro è modificato annualmente sulla base del numero degli aventi diritto, fermo restando l’importo complessivo di euro 7.994.000,00.
 

PER I GROSSISTI
Quota fissa per confezione dispensata in regime di Ssn: 0,10 euro.
Quota fissa aggiuntiva per ciascun medicinale non più coperto da brevetto (originatore o medicinale autorizzato in conformità di quanto previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 o corrispondente equivalente) con prezzo al pubblico corrispondente al prezzo di riferimento: euro  0,06.
Quota variabile: 1,90% del prezzo al pubblico del medicinale.

Tutte le quote indicate sono comprensive dell’imposta sul valore aggiunto.
 

Cosa prevedeva l’accordo del 16 ottobre
FARMACISTI
Quota fissa 2,00 euro per confezione al netto dell’Iva, tale importo si incrementa – quale quota di garanzia – del 18% per le farmacie rurali sussidiate con fatturato inferiore a 387.342,67 euro e del 17,5% per le farmacie con fatturato inferiore a 258.228,45 euro.
Quota premiale generici  0,10 euro per confezione al netto dell’Iva per medicinali generici o a brevetto scaduto con prezzo al pubblico corrispondente al prezzo di riferimento fissato nell’ambito delle liste di trasparenza Aifa.
Quota variabile 3,30% del prezzo ex-factory al netto dell’Iva.

GROSSISTI
Quota fissa 0,25 euro per confezione al netto dell’Iva per i medicinali con prezzo ex-factory inferiore o uguale a 25 euro, 0,35 euro per confezione al netto dell’Iva per i medicinali con prezzo ex-factory superiore a 25 euro.
Quota variabile 0,55% del prezzo ex-factory al netto dell’Iva.
 

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