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Giovedì 17 GENNAIO 2013
Alimenti biologici. Ue apre consultazione pubblica su norme

L’obiettivo è migliorare la normativa comunitaria sulla produzione biologica e stimolare la domanda. Attualmente circa il 2% degli alimenti acquistati dai consumatori dell'UE sono prodotti biologici certificati. Le aziende agricole biologiche sono circa 200 000 (pari al 2% del totale).

Dite la vostra su come incoraggiare la produzione biologica in Europa. La Commissione Ue ha infatti dato il via a una consultazione pubblica online per migliorare la normativa sulla produzione biologica e stimolare ulteriormente la domanda.

“Scopo delle rigorose norme UE per i prodotti e le bevande biologici è rafforzare la fiducia dei consumatori, dare sostegno agli agricoltori biologici europei e alle loro tradizioni di rispetto della terra e promuovere la biodiversità e standard elevati in materia di protezione degli animali”, spiega la nota della commissione che lancia la consultazione su alcune proposte, in particolare:

- semplificare le norme, garantendo al tempo stesso che non vengano diluite

- garantire che gli organismi geneticamente modificati (OGM), attualmente vietati, non entrino accidentalmente nella catena alimentare biologica

- promuovere i prodotti biologici mediante norme in materia di etichettatura (soprattutto l'uso obbligatorio del logo europeo su tutti i prodotti biologici nell’UE)

- aggiornare il piano d'azione della Commissione del 2004 per lo sviluppo dell'agricoltura biologica

- rafforzare i controlli per prevenire le frodi

- eliminare le lacune nelle attuali norme sulle importazioni.

La consultazione online è aperta fino al 10 aprile 2013. Le osservazioni ricevute fungeranno da base per le decisioni sulle misure da adottare in futuro. Verso la fine del 2013 la Commissione presenterà alcune proposte di modifica della normativa.

Attualmente circa il 2% degli alimenti acquistati dai consumatori dell'UE sono prodotti biologici certificati. Le aziende agricole biologiche sono circa 200 000 (pari al 2% del totale).

“Attualmente – ricorda la commissione - gli alimenti biologici possono essere definiti tali soltanto se almeno il 95% degli ingredienti proviene dall'agricoltura biologica. Quest'ultima pone l'accento sulla tutela dell'ambiente e il benessere degli animali. Gli agricoltori devono evitare o ridurre drasticamente il loro uso di prodotti chimici di sintesi, quali fertilizzanti, pesticidi, additivi e medicinali. Perché gli alimenti importati possano essere definiti biologici, le relative norme e le autorità di certificazione dei paesi produttori devono essere riconosciuti come equivalenti agli standard dell'Ue. Quando utilizzano il logo UE di produzione biologica, i produttori devono anche indicare il numero di riferimento dell'autorità di certificazione, nonché il nome del produttore, dell'impresa di lavorazione o del distributore che ha maneggiato il prodotto per ultimo. I marchi nazionali di certificazione biologica possono essere utilizzati accanto al logo dell'Ue”.
 

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