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Giovedì 17 GENNAIO 2013
Chirurgia. Acoi: “Contesto legale danneggia giovani medici”

Per l’Associazione dei chirurghi ospedalieri troppo spesso si tenta, “attraverso denunce pretestuose”, di trarre “ingiusto profitto” ai danni del chirurgo. Una situazione che finisce per danneggiare sia i cittadini,  “condizionando l’approccio alle cure”, sia la formazione dei giovani chirurghi.

“Non c’è bisogno di leggi speciali per gli specializzandi in chirurgia. Il problema sollevato dal Presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, sulla formazione dei medici specializzandi, in particolare nelle specialità chirurgiche, non si risolve con l’intervento legislativo, perché le leggi ci sono già, ma vengono spesso disattesa da coloro ai quali è stata affidata la formazione nelle specialità mediche e chirurgiche”. Così Tommaso Pellegrino, responsabile comunicazione dell’Acoi, (Associazione chirurghi ospedalieri italiani), è intervenuto sul tema del contenzioso medico-legale che mette a rischio la formazione dei giovani chirurghi.

Proprio per questo Pellegrino ha sottolineato che “il punto sul quale c’è bisogno di un intervento legislativo forte e immediato, riguarda la situazione legale e penale cui i medici ed i chirurghi spesso sono sottoposti in modo ingiusto”. “Troppo spesso si tenta, attraverso denunce pretestuose – ha proseguito - di trarre ingiusto profitto ai danni del chirurgo. Questo danneggia in primo luogo i cittadini, perché a volte può condizionare l’approccio alle cure, e danneggia anche la formazione dei giovani chirurghi”.

“Invitiamo il presidente dell’Ordine dei medici di Milano a sostenere, insieme all’Acoi, questa battaglia concreta in difesa della qualità della formazione e della tutela dei pazienti”, ha concluso il responsabile comunicazione Acoi.
 

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