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Giovedì 24 GENNAIO 2013
Verso le elezioni. Brunetta (Pdl): "Per la sanità nessuna riforma. Bastano i costi standard"

Così l'ex ministro del Governo Berlusconi, rispondendo a nome del Pdl alla domanda sulla sanità, compresa tra i 20 quesiti che il Corriere della Sera sta rivolgendo a tutti partiti in vista delle elezioni. "Non pensiamo a modifiche sostanziali nel settore se non l’attuazione dei cambiamenti già introdotti".

Il quotidiano di Via Solferino ha avviato una bella iniziativa per cercare di "scoprire" le carte dei diversi partiti in campo per le elezioni del 24 e 25 febbraio.
Venti domande, uguali per tutti, sui principali temi dell'economia. Il primo a rispondere è stato oggi il Pdl, con la "penna" di Renato Brunetta, ex ministro del Governo Berlusconi ed oggi tra i principali protagonisti della nuova "discesa in campo" dell'ex premier.
 
Tra le domande, la numero 10, è sulla sanità. 
 
Questa la domanda:
Spesa per la Sanità come percentuale del Pil: proponete interventi? Con queste misure di quanto vorreste incrementare o ridurre (ulteriormente) i costi per lo Stato in ognuno dei prossimi cinque anni (ex ante)? Il cambiamento sarebbe correlato alla privatizzazione parziale della Sanità?
 
E questa la risposta di Brunetta:
Le spese per la Sanità fissate in base ai costi standard. Il programma Pdl ribadisce la necessità, stabilita dalla Legge delega sul federalismo fiscale del 2009, di determinare le spese per la Sanità non più secondo parametri legati alla spesa storica ma legati a costi standard. Non vede dunque modifiche sostanziali nel settore se non l’attuazione dei cambiamenti già introdotti.

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