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Lunedì 20 SETTEMBRE 2010
Messina: un’altra lite tra medici, neonato in coma

La notizia è arrivata in questi minuti ma la vicenda risale a una settimana fa. Al momento del parto tra i due medici sarebbe sorto un diverbio sull’eventualità di effettuare il cesareo. Il tempo perduto avrebbe causato i danni al neonato, secondo quanto raccontano i genitori, che hanno sporto denuncia.

Ospedale Papardo di Messina. Un feto di oltre 4 chili che, proprio a causa delle dimensioni, non riesce a nascere. Come intervenire? Il primo ginecolgo opta per il taglio cesareo, di cui era già stata informata la donna. Ma il primario e il suo aiuto intervengono, ordinando che si proceda invece col parto naturale. A quel punto sarebbe scattato un diverbio, che avrebbe ritardato il parto di 4 ore. Il neonato, incastrato, al momento della nascita sarebbe rimasto senza ossigeno per alcuni secondi, subendo lesioni cerebrali oltre che lesioni agli arti nella pressione effettuata per farlo nascere. Ed ora è intubato e tenuto in coma farmacologico nel reparto di Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina, dove è stato trasferito di urgenza.
Questa la ricostruzione dei genitori del bambino. Ad indagare su come si sono svolti i fatti è ora la procura di Messina, intervenuta dopo la denuncia sporta dai genitori.
Si aspettano ora i risultati delle indagini (al momento l’inchiesta è contro ignoti), ma da quanto appreso ora, si tratterebbe di un caso analogo a quello accaduto al Policlinico di Messina circa due settimane fa provocando un grave stato di tensione nell’opinione pubblica e nella stessa classe medica.
 
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