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Venerdì 01 FEBBRAIO 2013
Lazio. Anaao: “Taglio del 15% insostenibile. Chiediamo la revoca della direttiva”

Il segretario regionale, Donato Antonellis, ha definito i tagli lineari della spesa sanitaria 2013, previsti da una recente direttiva, “fuori da qualunque logica credibile e sostenibile di corretto governo e contenimento della spesa”. Chiesto un confronto con il Commissario alla Sanità, Filippo Palumbo.

“È impossibile che le strutture sanitarie possano attuare tali disposizioni, soprattutto senza che i tagli previsti finiscano per pregiudicare pesantemente lo stesso assetto organizzativo degli Ospedali e della rete dei Servizi sul Territorio posti ormai allo stremo per il perdurante e grave deficit di risorse essenziali oltre che per la carenza di personale di assistenza”. Così il segretario regionale Anaao Assomed e Coordinatore Cosmed, Donato Antonellis, ha rigettato la richiesta commissariale di tagli lineari del 15% della spesa sanitaria 2013, previsti  dalla direttiva regionale del 17 febbraio scorso.

La direttiva, secondo l’Anaoo, si fonda su una non corretta interpretazione delle norme finanziarie intervenute, ovvero su previsioni che le leggi intervenute non contengono.  In buona sostanza si prevedono per il 2013 tagli insostenibili del tutto ingiustificati e tali da porre in definitivo pregiudizio l’assistenza ai cittadini, aggiungendo ai tagli già praticati nel 2012 un valore percentuale che determinerà ineluttabilmente una riduzione delle prestazioni tale da non rendere più possibile la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza.

“Del resto anche nell’ipotesi in cui le Aziende riuscissero a definire alcune azioni utili a perseguire l’obiettivo di contenimento della spesa imposto dal Piano di Rientro ed individuato nella circolare del 17/02 - ha spiegato Antonellis - non è in alcun modo pensabile di tagliare ancora costi per dispositivi medici, compresi quelli salvavita, farmaci e tecnologie la cui disponibilità è imprescindibile per fare assistenza ai cittadini”.

Una ampia parte dei contenziosi oggi aperti dai cittadini contro i medici e le strutture sanitarie sono infatti anche collegate alla carenza di dispositivi e tecnologie effettivamente disponibili ovvero tali da richiedere aggiornamenti o sostituzioni.

L’Anaao ha apprezzato e condiviso la posizione espressa da Federsanità Anci Lazio, laddove ha affermato che le aziende regionali ed il Ssr nel suo complesso, nei ‘primi’ cinque anni di Piano di Rientro, hanno già effettuato le azioni maggiormente efficaci in termini di recupero di efficienza ed economicità.

In altri termini, a meno di non ridurre o chiudere molti servizi, “non c’è altro da tagliare nel Ssr del Lazio - ha concluso Antonellis - chiediamo l’immediata revoca del provvedimento ed un confronto urgente con il Commissario Palumbo”.
 

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