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Lunedì 04 FEBBRAIO 2013
Depressione. Marino (Pd): “Serve integrazione tra servizi psicologia e cure primarie”

"Nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di disabilità". Così il senatore è intervenuto sul tema nel corso di un convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi. Citando l’esempio inglese, Marino ha sottolineato i vantaggi economici realizzabili con un uso più appropriato dei servizi sanitari.

"In Italia dal 2002 al 2010 il consumo di antidepressivi è passato dal 19,9% al 35,7% , la depressione nel 2020 rappresenterà la seconda causa di disabilità dopo le cardiopatie ischemiche". Così Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico e capolista per il Senato in Piemonte, è intervenuto al convegno "L'assistenza psicologica in ambito sanitario", organizzato a Torino dall'Ordine degli Psicologi.

"Il 24% dei pazienti che si recano dai medici di medicina generale hanno disturbi legati alla salute mentale, il 10,4% soffrono di depressione e il 7,9% di ansia. Per questa ragione - ha proseguito Marino - sono importanti progetti di integrazione tra il lavoro dei medici di medicina generale e quello degli psicologi”. Per il senatore Pd giungono indicazioni positive sulle sperimentazioni avviate in questa direzione, su come il sostegno al disagio psicologico migliori la qualità della vita dei pazienti e contribuisca ad un risparmio sino al 17% sulle prescrizioni di farmaci.

Ma c'è di più. “In Inghilterra, l'integrazione tra i servizi di psicologia e le cure primarie è stata attivata attraverso un finanziamento di 173 milioni di sterline tra il 2008 e il 2010. Nel 2012, la prima relazione triennale - ha concluso - ha dimostrato la bontà del progetto poiché si prevede, tra l'altro, che entro il 2016 ci sarà un risparmio di 272 milioni di sterline per un minore e più appropriato uso dei servizi sanitari".

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