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Mercoledì 20 FEBBRAIO 2013
Sigarette elettroniche. Dal 2014 solo in farmacia?

Lo prevede una direttiva europea allo studio della Commissione salute. Lo riferisce Repubblica.it. La limitazione della vendita in farmacia dovrebbe riguardare i vaporizzatori di nicotina con capacità superiore a 2 milligrammi. Cioè il 90% del mercato attuale. 

L’Unione Europea sta preparando una direttiva per trasformare la maggior parte delle sigarette elettroniche in prodotti medicinali. Come anticipato da Repubblica.it, il testo prevede che i vaporizzatori di nicotina con capacità superiore a due milligrammi – cioè il 90% del mercato – possano essere venduti soltanto in farmacia, venendo quindi sottoposti alla stessa regolamentazione dei medicinali. Una misura che sarà sottoposta a un lungo iter e che dovrebbe essere operativa dal 2014.
 
"La Commissione Europea ha sentito il bisogno di dare una normativa a questo mercato letteralmente in esplosione", spiega a Repubblica.it Paola Testori Coggi, che dirige il Dipartimento salute e consumatori a Bruxelles. "Le sigarette con capacita superiore ai due milligrammi saranno considerate prodotti medicinali. Quindi devono avere una specifica autorizzazione ed essere venduti in farmacia".
 
L’assunto da cui parte la direttiva europea è che le sigarette elettroniche possono essere altamente nocive. Soprattutto in virtù del fatto che molto spesso intercorre una grossa differenza tra i veri livelli di nicotina e quelli riportati sulle etichette. Secondo una ricerca uscita alla fine del 2012 su Nicotine and Tobacco Research, sedici apparecchi fra i più diffusi in Gran Bretagna e Stati Uniti, dopo 20 serie di 15 aspirazioni – fatte da una macchina e quindi identiche tra loro – hanno rilasciato valori di nicotina variabili tra 0,5 e 15,4 milligrammi. Un divario enorme.

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