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Mercoledì 20 FEBBRAIO 2013
Bersani fa sua la proposta di Marino: “Via il superticket da 10 euro sulla specialistica”

La soluzione è quella prospettata ieri dal senatore Pd: coprire gli 834 milioni di euro di ticket all’anno con i 790 milioni di consulenze. “Vogliamo abolire il ticket” e “garantire la sanità pubblica e per tutti”, ha detto Bersani. Ma “non con tagli lineari”, bensì “eliminando gli sprechi e le spese superflue”.

È piaciuta al segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, la proposta del presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale e senatore del Pd, Ignazio Marino, di eliminare gli 834 milioni di euro che i cittadini spendono ogni anno di tasca propria per pagare i ticket sulle visite specialistiche coprendo la spesa con i 790 milioni di euro che la sanità pubblica spende ogni anno in consulenze. Consulenze che, secondo Bersani, “per la maggior parte sono inutili”.

Per il Pd quella lanciata da Marino è quindi una proposta non solo realizzabile, ma che il Partito si impegna a realizzare. “Il ticket – ha proseguito Bersani - è una delle tasse più odiose e ingiuste perché è una tassa che ricade su chi è più malato. Per questo noi vogliamo eliminare tutte quelle consulenze che non servono per tutelare la salute e abolire il ticket per sollevare da una spesa aggiuntiva quei cittadini che si devono curare”.

“Noi– ha concluso il segretario nazionale del Pd e candidato premier alle prossime elezioni – siamo per il mantenimento di un servizio sanitario nazionale pubblico e per tutti. Di fronte alla malattia non c’è per noi né povero né ricco. E questo è il modo giusto per garantirlo: non con tagli lineari, ma con più efficienza, guardando davvero nelle pieghe dei conti della sanità ed eliminando gli sprechi e le spese superflue”.
 

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