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Giovedì 21 FEBBRAIO 2013
Farmaci. Marino (Pd): “I risparmi dei generici siano vincolati al finanziamento dell'innovazione"

Lo propone il senatore Pd, capolista in Piemonte. "L’Italia deve dotarsi di norme che permettano alle aziende farmaceutiche una pianificazione delle loro attività su un periodo di 3-5 anni". Perchè "il mercato farmaceutico è un settore cruciale che va valorizzato superando la cultura dell'emergenza".

"Il mercato farmaceutico italiano è un settore cruciale per l’assetto industriale del nostro Paese ma bisogna superare la cultura dell’emergenza e puntare su innovazione e nuove tecnologie. Per valorizzarlo l’Italia deve dotarsi di norme che permettano alle aziende farmaceutiche una pianificazione delle loro attività su un periodo di 3-5 anni, evitando interventi contraddittori che destabilizzano e rendono il nostro Paese poco affidabile e poco sicuro per gli investimenti".
 
Ne è convinto Ignazio Marino, presidente della Commisione d'inchiesta del Ssn e capolista del Pd per il Senato in Piemonte, che sottolinea come: "I risparmi ottenuti dalla perdita dei brevetti e dal conseguente mercato dei generici e dei biosimilari dovranno essere vincolati al finanziamento dei farmaci innovativi e alla ricerca. Per il 2013 le risorse destinabili all'innovazione risultano pari a 607 milioni di euro. Una cifra adeguata a coprire ad esempio la spesa per la rimborsabilità dei nuovi farmaci per l'epatite cronica C, i nuovi farmaci anticoagulanti orali e i nuovi oncologici, cosi` preziosi per la vita dei pazienti colpiti da malattie terribili come il melanoma".
 
"Altri interventi irrinunciabili - conclude Marino - sono ad esempio la riattivazione della norma introdotta dal Governo Prodi con la Legge Finanziaria del 2006, che prevedeva uno stanziamento di 100 milioni di euro e un finanziamento a bando per le aziende che avrebbero investito in ricerca clinica, nel potenziamento dei siti di produzione e nell'incremento del personale dedicato alla ricerca. Un altro impegno del PD per valorizzare le aziende e per mantenere la buona ricerca e l'innovazione in Italia. Inoltre, va ulteriormente garantito l’accesso immediato dei farmaci innovativi in tutte le Regioni evitando la frammentazione in 20 sistemi regionali".

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