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Giovedì 07 MARZO 2013
Psoriasi. Anap Onlus lancia campagna educazionale per pazienti e familiari

L'iniziativa - presentata presso la Clinica dermatologica dell’ospedale San Lazzaro di Torino - prevede un tour di quattro tappe in Piemonte e nasce con lo scopo di aumentare la consapevolezza dell’impatto che la psoriasi esercita sulla vita delle persone.

Fornire a pazienti e familiari un’occasione di confronto e aumentare la consapevolezza dell’impatto che la psoriasi esercita sulla vita delle persone, sensibilizzando l’opinione pubblica che troppo spesso tende a isolare i malati. E’ con questo spirito che prende il via la campagna educazionale “Psoriasi – Prenditene cura” organizzata dall’Associazione nazionale amici per la pelle (Anap) Onlus e presentata presso la Clinica dermatologica dell’ospedale San Lazzaro di Torino.

Il progetto prevede un tour di quattro tappe in Piemonte: a Biella sabato 23 marzo in piazza Martiri della Libertà, ad Asti venerdì 5 Aprile in piazza Alfieri, a Ivrea sabato 6 Aprile in piazza Ottinetti e a Torino il 20 Aprile in Piazza Castello. In ogni città saranno allestiti dei punti informativi dove il pubblico potrà raccogliere materiale sulla malattia. Per tutte le postazioni, inoltre, sarà previsto uno spazio privato dove un team composto da due medici specializzati e un infermiere saranno a disposizione dei cittadini per fornire su richiesta consigli gratuiti.

“La campagna educazionale sulla psoriasi è un passo importante per sensibilizzare il pubblico su una patologia che colpisce milioni di persone nel mondo e che troppo spesso viene sottovalutata e stigmatizzata – dichiara Maria Grazia Bernengo, direttore SC Dermatologia Universitaria - Ritengo che il progetto svolga, infatti, un ruolo fondamentale di informazione e che offra a pazienti e familiari gli strumenti più efficaci per affrontare in modo consapevole questa malattia”.

La psoriasi è tra le malattie più diffuse e colpisce oltre 125 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia i malati sono circa 1 milione e 600 mila, di cui il 10% è affetto da una forma grave.
 

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