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Venerdì 15 MARZO 2013
Ospedali. Ricoveri in calo del 4,5% nel 2011. Diminuiscono anche le giornate di degenza

Lo rileva il nuovo Rapporto sui ricoveri ospedalieri (SDO) del Ministero della Salute. Nel 2011 sono stati erogati 10.749.246 ricoveri ospedalieri, per un totale di 69.417.699 giornate di degenza. Rispetto al 2010, 520.000 ricoveri (-4,5%) e 2.400.000 giornate in meno (-3,5%). IL RAPPORTO.

Nell’anno 2011 sono stati erogati 10.749.246 ricoveri ospedalieri, corrispondenti ad un totale di 69.417.699 giornate con una riduzione rispetto al 2010 di circa 520.000 ricoveri (-4,5%) e di circa 2.400.000 giornate (-3,5%). Sono i dati del Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero relativi alle Schede di dimissione ospedaliera (SDO) del 2011, realizzato a cura dell’Ufficio VI della Direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute.  
 
La degenza media per Acuti si mantiene pressoché costante da diversi anni intorno al valore di 6,7 giorni, mentre per le degenza medie per Riabilitazione e per Lungodegenza si osserva un decremento a partire dal 2009; per l’anno 2011 la degenza media per riabilitazione in regime ordinario è pari a 26,6 giorni, mentre la degenza media per l’attività di lungodegenza è pari a 30,6 giorni (cfr. tav. 2.1).
 
L’attività per Acuti in regime ordinario si attesta a 7.043.070 ricoveri, corrispondenti a 47.963.625 giornate, mentre i cicli di Day Hospital erogati sono stati 2.828.910, per un totale di 7.979.357 accessi (cfr. tav. 2.1.2). Si conferma la tendenza a migliorare l’erogazione appropriata dell’assistenza ospedaliera: rispetto al 2010 i ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza in regime ordinario sono diminuiti di circa 185.000 unità (-10%) e quelli in regime di day hospital di circa 80.000 unità (-7%).
 
Il tasso di ospedalizzazione in Acuti in regime ordinario per l’anno 2011 (tav. 5.2) si riduce ulteriormente rispetto all’anno precedente passando da circa 116 dimissioni per 1.000 abitanti nel 2010 a poco meno di 110 per 1.000 abitanti nel 2011, pur mantenendo un discreta variabilità regionale. Il decremento è presente in tutte le fasce di età (tav. 5.4). Si osserva inoltre la presenza di un gradiente geografico con valori più elevati rispetto al valore nazionale nel Sud Italia.
 
La principale causa di ricorso all’ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica, è rappresentata dal parto con 316814 dimissioni. Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock) e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria), interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544).
 
Per quanto concerne l’attività di Day Hospital, la principale causa di accesso è rappresentata dalla somministrazione di chemioterapia (drg 410 - Chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.917.024 di accessi (24% del totale degli accessi in day hospital).
 
Il rapporto fotografa l’attività di ricovero e cura per acuti degli ospedali italiani, pubblici e privati, in modo affidabile e completo. Grazie al forte impegno congiunto del Ministero, delle Regioni e delle strutture erogatrici, la banca dati SDO assicura infatti una copertura della rilevazione superiore al 99,5% degli istituti pubblici e accreditati e l’elevata qualità del dato.
La banca dati SDO 2011 è inoltre caratterizzata da una qualità di compilazione decisamente superiore rispetto all’anno precedente: infatti, nel 2010 sono stati rilevati 21.795.895 errori nell’intera banca dati, mentre nel 2011 il numero si è quasi dimezzato, attestandosi a 12.387.798. Per avere una reale misura della dimensione dell’errore rispetto al contenuto informativo dell’archivio, si consideri che una scheda SDO contiene 45 variabili per cui le 10.757.733 schede pervenute contengono 484.097.985 informazioni distinte raccolte con una percentuale di errore del solo 2,5%. Le tabelle con i dettagli degli errori per ogni singola informazione e per regione di ricovero contenute nel Rapporto sono uno strumento importante per la lettura e l’utilizzo corretto dei dati.

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