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Lunedì 25 MARZO 2013
Friuli Venezia Giulia. Luiss: " Merito della farmacia il 7,29% del pil regionale"

Più ricchezza e più lavoro con un valore aggiunto superiore del 14%. Ma la massiccia presenza di quelle rurali le espone di più alla crisi. Questi alcuni numeri della Ricerca sull’”Impatto della farmacia sul sistema economico e socio-sanitario” realizzata da Fabrizio Gianfrate della Luiss Business School di Roma.

Definire e analizzare il contributo economico delle farmacie nel Friuli attraverso l’analisi della loro capacità produttiva, occupazionale e il Valore Aggiunto generato in modo diretto, indiretto e indotto. Questo lo scopo della ricerca (VEDI DIAPOSITIVE) l”Impatto della farmacia sul sistema economico e socio-sanitario del Friuli Venezia Giulia: valore aggiunto, occupazione qualificata e moltiplicatori economici” realizzata dal prof . Fabrizio Gianfrate, docente di Economia sanitaria e farmaceutica presso la LUISS Business School di Roma, e presentata il 20 marzo 2013 a Trieste nel corso di un Convegno/Incontro organizzato da Federfarma Friuli Venezia Giulia con i Candidati alle prossime elezioni regionali del 21/22 aprile.
 
Per l’elaborazione della ricerca sono state analizzate le dinamiche economiche del comparto farmacia attraverso l’analisi della spesa farmaceutica pubblica, privata e relativa ai beni extrafarmaceutici. È stato studiato inoltre il conto economico della farmacia, la spesa  e il valore commerciale medio della stessa nel confronto tra 2007 e 2012.
È stato quindi schematizzato il profilo occupazionale, il Valore Aggiunto e il contributo al PIL  generato in modo diretto, indiretto e indotto, inclusa l’analisi dell’attivazione economica di produzione e Valore Aggiunto attraverso le tavole input output secondo il metodo della matrice bordata di Leontieff e per mezzo dei moltiplicatori Keynesiani in relazione ai costi evitati sanitari diretti e indiretti e al beneficio economico indotto dalla salute.
 
I risultati della ricerca
I risultati vedono che la spesa procapite per farmaci di Classe A in FVG è inferiore alla media nazionale, i consumi in quantità sono invece nella media, discrepanza dovuta prevalentemente alla elevata Distribuzione Diretta da parte delle ASS. Nel bilancio 2011 della sanità del FVG, dei 22 milioni € totali di risparmi, la farmaceutica convenzionata contribuisce con 15 milioni €.
 
Il profilo economico delle farmacie del Friuli Venezia Giulia
La farmacia FVG, in particolare,:
-ha un fatturato medio di oltre un quinto inferiore a quello medio nazionale (-21,8%)
-è più piccola della media nazionale data la presenza elevata delle farmacie rurali, attive in Comuni con meno di 5000 abitanti, è quindi “economicamente” più esposta a crisi e contingenze negativi
-il suo volume d’affari è più dipendente dai farmaci rimborsati dal SSN, piuttosto che da farmaci e altri prodotti pagati direttamente dal cittadino
-la prevalenza quasi assoluta della Distribuzione Diretta da parte delle ASS sulla Distribuzione per Conto le toglie giro d’affari senza il parziale recupero di redditività dalla Distribuzione per Conto.
 
Dal 2007 al 2012, infatti:
-la spesa SSN in farmacia è calata del 16,1%, le ricette sono aumentate del 17,7%, l’inflazione è cresciuta del 10,4%: una condizione di ricavi deflativi e di costi inflativi
-il reddito netto medio della farmacia in FVG è passato dal 5,5% al 1,3% (-78,5%).
 
 
Il contributo delle farmacie all’economia e all’occupazione del Friuli Venezia Giulia
Riguardo al contributo all’economia e all’occupazione, scopo principale della ricerca, si evidenzia come:
-il 70% degli occupati sono laureati, il 77% è donna (la media ULA donne del FVG è 43%), i contratti a tempo indeterminato sono il 98,5% (media ULA del FVG 71,8%), occupa i tre/quarti circa di tutti i laureati in farmacia.
-Il Valore Aggiunto x ULA in farmacia è superiore al Valore Aggiunto ULA medio in FVG (+14,31%).
-Il Valore Aggiunto della farmacia è sceso dal 2007 al 2012 del 9,26%
 
La farmacia risulta essere un rilevante moltiplicatore economico sia per le attività produttive dirette e indirette generate sia per l’effetto di costi sanitari evitati direttamente e indirettamente, sia per l’effetto della salute sul benessere produttivo della collettività.
Infatti:
-1 € di spesa in farmacia attiva altri 6,58 € di produzione    
-1 € di Valore Aggiunto dalla farmacia attiva 16,18 € Valore Aggiunto del FVG
-1 ULA in farmacia attiva altre 0,74 ULA nel solo indotto diretto e indiretto
-le farmacie contribuiscono con la loro produzione fino al 7,29% del PIL del FVG
-le farmacie contribuiscono con il loro Valore Aggiunto fino al 5,38% del PIL del FVG.
 
 
Per l’elaborazione della ricerca sono state analizzate le dinamiche economiche del comparto farmacia attraverso l’analisi della spesa farmaceutica pubblica, privata e relativa ai beni extrafarmaceutici. È stato studiato inoltre il conto economico della farmacia, la spesa  e il valore commerciale medio della stessa nel confronto tra 2007 e 2012.
È stato quindi schematizzato il profilo occupazionale, il Valore Aggiunto e il contributo al PIL  generato in modo diretto, indiretto e indotto, inclusa l’analisi dell’attivazione economica di produzione e Valore Aggiunto attraverso le tavole input output secondo il metodo della matrice bordata di Leontieff e per mezzo dei moltiplicatori Keynesiani in relazione ai costi evitati sanitari diretti e indiretti e al beneficio economico indotto dalla salute. 

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