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Giovedì 04 APRILE 2013
Farmacia dei servizi. A Rieti è quasi una realtà. Ecco come procede la sperimentazione

A parlarne il Dg dell’Asl reatina Gianani. “Tutte le farmacie sono Cup, consegniamo anche farmaci e dispostivi a domicilio. Presto una delibera che prevede anche la fornitura di assistenza domiciliare infermieristica”. E non finisce qui. Ecco come funziona nelle 72 farmacie della provincia.

La farmacia dei servizi così come prevista dal decreto dell’ex ministro della Salute Ferruccio Fazio datato 2009 a Rieti è quasi una realtà. Così, abbiamo chiesto al Dg dell’Asl di Rieti Rodolfo Gianani (che prima della nomina a Dg nel 2010 aveva lavorato al Ministero della Salute proprio come coordinatore al progetto della Farmacia dei servizi) di ricostruire il percorso che sta portando, un passo alla volta, alla realizzazione del progetto nella provincia laziale.
 
Direttore, quando siete partiti con la sperimentazione della farmacia dei servizi?
Nel novembre 2010 quando sono stato nominato alla direzione dell’Asl  ho subito fatto una delibera per introdurre alcuni parti del progetto proprio perché Rieti è la provincia più vecchia d'Italia e ha un territorio molto disagiato. In questo senso ho pensato che lo sviluppo della farmacia dei servizi fosse importante al fine del potenziamento della sanità territoriale, anche perché la farmacia, soprattutto in un territorio come il nostro, rappresenta per i cittadini un vero e proprio presidio sanitario. Il primo punto su cui abbiamo agito è stato quello di rendere Cup tutte e 72 le farmacie della Provincia. E oggi questo è una realtà.
 
E poi?
Il secondo tassello è stato quello di attivare presso le farmacie anche servizi di consegna domiciliare di medicinali, ossigeno e alcuni dispositivi medici. Vorrei sottolineare che questi servizi al cittadino sono mediati dalla Asl che gestisce tutta la rete su cui si basa il progetto. Infine, l’ultimo tassello su cui stiamo lavorando dalla scorsa estate e sui cui abbiamo siglato un’intesa con Federfarma Rieti è quello che stiamo ultimando in questi giorni e riguarda i servizi di assistenza domiciliare infermieristica. C’è già una delibera che è in fase di approvazione in Regione e siamo fiduciosi che quanto prima si possa far partire anche questo servizio.
 
Dunque, ricapitolando. Le farmacie sono nel sistema Cup, propongono la consegna domiciliare di farmaci e dispositivi e ora si sta partendo con i servizi di assistenza domiciliare. Cosa manca ancora per chiudere il cerchio?
Il progetto della farmacia dei servizi prevede anche la possibilità di erogare alcuni servizi di diagnostica. Ma su questo punto ci sono ancora dei problemi.
 
Quali?
Il più importante riguarda la remunerazione di questi servizi su cui a livello nazionale non c’è ancora intesa, ma credo in ogni caso che la previsione di una diagnostica integrativa in farmacia non possa che produrre risparmi. Un altro problema è poi rappresentato dalla disomogeneità dei costi di alcuni servizi chiave sui cui invece sarebbe necessario adottare dei costi standard o in ogni caso dei prezzi di riferimento. E in questo senso devo dire che i tagli lineari della spending review hanno invece rappresentato un passo indietro.
 
Com’è stato invece il giudizio dei cittadini in merito all’iniziativa?
Devo dire molto positivo. In questi anni sono arrivate molte lettere di persone anziane che ci hanno ringraziato anche perché ora non sono più costrette a lunghi spostamenti, per esempio per pagare una visita. Ma a parte ciò stiamo notando come in generale vi sia un accesso maggiore ai servizi offerti dalla Asl e sul lato economico iniziamo anche a vedere dei risparmi. Certo, il lavoro è ancora molto da fare ma sono convinto che passo dopo passo si riuscirà a realizzare compiutamente il progetto.
 
E sempre in questo quadro come sono i rapporti con la Regione?
Sul tema farmacia dei servizi abbiamo sempre avuto un buon rapporto con l’amministrazione regionale con cui continuiamo a confrontarci, non ultima la delibera sull’Adi in farmacia. Il nostro auspicio è che anche in futuro si possa proseguire su questa rotta, perché sono convinto che attraverso progetti come la farmacia dei servizi si possa garantire un futuro al nostro Servizio sanitario nazionale. Un vanto per tutti gli italiani.

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