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Venerdì 19 APRILE 2013
Basilicata. Abbattuto del 69% il disavanzo in sanità

Nel corso del 2012 è stato abbassato da oltre 48 milioni e mezzo a poco più di 15 milioni il contributo aggiuntivo a carico del bilancio regionale. Le aziende sanitarie pubbliche lucane, in base al bilancio preconsuntivo 2012, hanno chiuso l'annualità con risultati migliori rispetto al 2011.

Il sistema sanitario della Basilicata ha abbattuto del 69% il proprio disavanzo nel corso del 2012, abbassando da oltre 48 milioni e mezzo a poco più di 15 milioni il contributo aggiuntivo a carico del bilancio regionale rispetto alla quota di riparto del fondo sanitario nazionale. E’ quanto emerge sulla base dei dati, diffusi dalla Regione, del bilancio preconsuntivo 2012 delle aziende sanitarie pubbliche lucane che hanno chiuso l’annualità con risulttai migliori rispetto all’anno precedente.

“Un risultato, quello di riduzione del disavanzo – sottolinea una nota della Regione - che sarebbe stato ancor più evidente (al punto da poter sostanzialmente parlare di un pareggio di bilancio) se non ci fossero stati i tagli della così detta spending review che a novembre scorso hanno sottratto al sistema sanitario della Basilicata risorse per quasi nove milioni di euro”.

Nello specifico, il disavanzo passa dai 48 milioni 550mila euro del 2011 ai 15 milioni e 100mila euro del 2012 restituendo, in pratica, al bilancio regionale risorse per 33 milioni 450mila euro. “E se non fossero intervenuti i tagli di novembre – aggiunge la nota - il disavanzo sarebbe stato di soli 6 milioni e 400mila euro. Un risultato che, sebbene di ore consuntivo, indica un miglioramento talmente netto da non modificare la portata anche a fronte delle possibili variazioni che si dovessero verificare alla definizione dei conti dovessero risultare variazioni”. 

Altro aspetto da sottolineare è che il disavanzo non è inquadrabile semplicemente come costo maggiore delle prestazioni, trattandosi per larga parte di una spesa aggiuntiva che le aziende sanitaria della Regione Basilicata sostengono per garantire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dai Lea garantiti dal piano sanitario nazionale, tra i quali, per esempio, figura la campagna vaccinale contro l'Hpv.

“Non solo siamo l’unica regione del Mezzogiorno – ha commentato Attilio Martorano, assessore regionale alla Sanità - che non è mai stata né commissariata né sottoposta a piani di rientro poiché i disavanzi sono sempre rimasti in una percentuale ritenuta accettabile dalle norme nazionali e sono stati sempre coperti con fondi regionali per garantire più servizi ai cittadini, ma oggi, a fronte di risorse che nella sostanza sono calate, abbiamo ancora migliorato le performance, al punto da essere sempre più attrattivi anche per pazienti di altre regioni, continuando a garantire prestazioni extra agli assistiti lucani”. 

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