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Giovedì 02 MAGGIO 2013
Tecnici di radiologia. I sindacati: “Buon accordo. Ora avanti con le altre professioni”

Cgil, Cisl e Uil mincontrano il ministero della Salute e "benedicono" l'intesa raggiunta nell'area radiologica. Ma sollecitano il Mef affinché sblocchi il documento sulla professione infermieristica, su cui si è basato anche l'accordo sui Tsrm, per portare avanti il lavoro sulle altre professioni.

Lo scorso 4 dicembre è stato firmato dai Medici, Fisici Sanitari e Tecnici di radiologia medica, a Milano un protocollo d’intesa che sancisce una linea comune tra le diverse professioni dell’area radiologica. Per fare il punto sulla situazione si è svolto nelle scorse settimane un incontro presso il Ministero della Salute con i sindacati, Regioni e i rappresentanti delle associazioni e società scientifiche di area medica e fisica in ambiti radiologici e radioterapici.
 
I sindacati nel confermare la bontà dell’intesa di dicembre e la metodologia di lavoro adottata (in cui è stata condivisa una nuova proposta formativa per i master di I livello per le funzioni specialistiche del tecnico sanitario di radiologia medica attraverso l’articolazione di 8 nuovi percorsi formativi che amplieranno di fatto e di diritto le competenze professionali per i tecnici sanitari di radiologia medica), hanno chiesto però che venga accelerato l’iter del documento relativo alle professioni infermieristiche (il testo di riferimento per quanto concerne l’implementazione delle competenze della professioni sanitarie non mediche), tuttora in attesa di definitiva approvazione da parte del Mef e poi dovrà essere ratificato dalla Conferenza Stato-Regioni.
 
Positivo anche il giudizio del Ministero in merito all’incontro. “L’esito è stato molto positivo – spiega Francesco Saverio Proia, Dirigente del Ministero della Salute e coordinatore del tavolo Ministero-Regioni per la definizione delle nuove competenze delle professioni sanitarie – e soprattutto è stato apprezzato il metodo di lavoro che vede la partecipazione di tutte le professionalità (medici e non) coinvolte”.
 
“Siamo convinti – specifica Proia – che un confronto aperto tra tutti gli attori protagonisti sia la soluzione adatta per risolvere le criticità sulle implementazioni delle nuove competenze. Molto positivo anche il fatto, ribadito anche dalle associazioni sindacali, che riguarda il modus operandi che vede l’accordo sulle competenze infermieristiche come testo di riferimento su cui poi poter lavorare per implementare le competenze di tutti i professionisti non medici. In quest’ottica si è ribadito e valorizzato il fatto che l’accordo sugli infermieri e Tsrm interagiscono. Il primo disegna il metodo mentre il secondo delinea la costruzione specifica delle competenze. E siamo convinti che questa metodologia possa essere estesa a tutte le altre professioni sanitarie”.
 
 
Proia, nel rispondere ai sindacati che chiedevano novità in merito proprio al documento relativo alle professioni infermieristiche, tuttora in attesa di definitiva approvazione da parte del Mef, ha specificato come il Ministero “solleciterà quanto prima l’Economia per un via libera al documento”.
 
Infine, Proia ha ricordato come nei prossimi giorni saranno convocate tutte le organizzazioni sindacali del comparto per un nuovo incontro. 

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