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Giovedì 09 MAGGIO 2013
Cancro. Il 19 maggio la VIII Giornata del malato oncologico. Lo spot sui diritti dei lavoratori

Istituita otto anni fa per iniziativa della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo). Per promuoverla anche uno spot per informare sulle opportunità e sulle tutele per i lavoratori che sono affetti da patologie oncologiche. LO SPOTIL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DAL 16 AL 19 MAGGIO

La Giornata nazionale del malato oncologico giunge quest’anno alla ottava edizione. Istituita per iniziativa della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) con direttiva del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2010, ha l’obiettivo di offrire informazioni sia per tutelare la propria salute che per offrire sostegno alla lotta contro le patologie oncologiche. Le manifestazioni per celebrare la VIII giornata nazionale del malato oncologico si svolgeranno a Roma fra il 16 ed il 19 maggio 2013.
 
Per quest’anno la campagna di comunicazione si è concentrata sull’obiettivo di informare sulle opportunità e sulle tutele di cui possono disporre i lavoratori che sono affetti da patologie oncologiche e di sensibilizzare le imprese e l’opinione pubblica ad un approccio più sereno e non discriminatorio nei confronti dei malati di cancro, in particolar modo nel contesto lavorativo. E sul tema è stato realizzato dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme al Dipartimento per l’informazione e l’editoria, in collaborazione con il Ministero della salute e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, uno spot televisivo della durata di 30 secondi dal titolo: “Il cancro si combatte anche sul posto di lavoro. Difendi la tua normalità”. Lo spot andrà in onda sulle reti Rai dal 6 al 19 maggio 2013.
 
L’attuale normativa prevede che i lavoratori del settore pubblico e privato affetti da patologie oncologiche, nonché i familiari che prestano loro assistenza, possano trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno in part-time. Inoltre, in relazione alle esigenze manifestate dal lavoratore, il lavoro a tempo parziale può essere trasformato nuovamente in tempo pieno, ciò al fine di favorire il lavoratore nello svolgimento di un’attività serena e continuativa. 
 
“Dialogando con le associazioni del volontariato oncologico – si legge nella scheda di presentazione - le autorità politiche sono giunte a recepire e concretizzare innovative azioni concernenti la salute e le politiche sociali, la normativa sull’impiego pubblico e privato, le pari opportunità dei malati, le campagne di comunicazione e sensibilizzazione, oltre alla ricerca scientifica, con iniziative ritenute concordemente idonee da attuarsi a diversi livelli: in ambito comunitario, nazionale e locale. Importanti traguardi legislativi ottenuti grazie alla concertazione tra gli organi di Governo e Legislativi e le Associazioni di volontariato, portavoce dei cittadini, pongono l’Italia all’avanguardia a livello europeo nella tutela sociale dei malati di cancro. La partecipazione alla Giornata nazionale del malato oncologico e l'ampliamento del pubblico dibattito su questi temi, ed ogni altro connesso, consentiranno di migliorare ancora in questo primato”.
 
 
Il Programma delle iniziative verrà aperto il 16 maggio 2013, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, con la presentazione del V° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Nel corso della cerimonia conclusiva, che avrà luogo il 19 maggio 2013 nella Sala San Pio X in Via dell’Ospedale 1 a Roma, si terrà la consegna del “Cedro d’oro”, premio conferito ad alcune personalità quale riconoscimento per l’impegno ed il sostegno prestato a favore dei malati di cancro e delle attività svolte dalle Associazioni aderenti alla Federazione Italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia (Favo).
 
 
In Italia ogni anno circa 270 mila cittadini sono colpiti dal cancro. Attualmente, il 50% dei malati riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti. Dell’altro 50% una buona parte si cronicizza, riuscendo a vivere più o meno a lungo. I risultati della ricerca sperimentale, i progressi della diagnostica, della medicina e della chirurgia, le nuove terapie contro il tumore, stanno mostrando effetti positivi sul decorso della malattia, allungando, anche sensibilmente, la vita dei malati senza speranza di guarigione. Ma, se da una parte i vantaggi del progresso scientifico hanno cancellato l’ineluttabile equazione “cancro uguale morte”, dall’altra sono sorti nuovi problemi che riguardano proprio la vita dei malati: uomini e donne di qualsiasi età, di qualsiasi condizione sociale, sono diventati i protagonisti di una lotta al proprio cancro che coinvolge quotidianamente il loro corpo e la loro mente. Si tratta di una lotta difficile e coraggiosa contro quella che le associazioni di volontariato oncologico federate nella F.A.V.O. hanno definito la “nuova disabilità di massa”, in quanto il prolungamento della vita dei malati che non guariscono costituisce un problema sociale di grande rilevanza.
Accesso alle terapie, riabilitazione e qualità della vita, difficoltà nel rapporto medico-paziente, cure palliative e terapia del dolore, diritti sul lavoro, corretta informazione ai pazienti: sono solo alcune delle problematiche sollevate e approfondite ogni anno attraverso specifiche sessioni. Proprio per questo, grazie al forte richiamo mediatico che esercita, la Giornata rappresenta l’irripetibile occasione di portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica le istanze e i bisogni dei malati oncologici e dei loro familiari.
Lungi dall’essere proposta come celebrazione puramente compassionevole delle sofferenze, delle difficoltà,  delle esigenze e dei diritti dei malati di cancro, la Giornata è, invece, una vera e propria celebrazione della vita da parte di chi ha imparato ad amarla ed a difenderla con la forza del dolore, avendo paura di perderla

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