quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 10 MAGGIO 2013
D'Ambrosio Lettieri (Pdl) a Lorenzin: "Italia ha recepito direttiva UE su infortuni operatori sanitari?"

Entro domani l'Italia deve recepire la direttiva europea in materia di "Prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario”. Il senatore del Pdl chiede di spiegare a che punto siamo. "Serve un provvedimento legislativo di recepimento della direttiva comunitaria". 

Un’interrogazione urgente al ministro Lorenzin in relazione al fatto che entro domani, 11 maggio, gli Stati membri dell’Ue devono recepire la direttiva 2010/32/UE in materia di “Prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario”. La presenterà Luigi D’Ambrosio Lettieri, senatore Pdl e membro della commissione Igiene e Sanità.

“Il fenomeno dell'esposizione occupazionale al rischio biologico negli operatori sanitari rappresenta – sottolinea il senatore - non solo un problema di tutela della salute del lavoratore ma è un vero e proprio problema sociale nella misura in cui l'operatore sanitario espone al rischio di contagio altri membri della società”. In particolare, in campo sanitario, i lavoratori sono quotidianamente esposti al contatto accidentale con sangue e con altri materiali biologici, potenzialmente infetti e dunque a forte rischio di contagio. Tra gli agenti patogeni trasmissibili a seguito di un'esposizione accidentale risaltano, per la gravità delle patologie a loro associate, i virus dell'immunodeficienza umana (HIV), dell'epatite C (HCV) e dell'epatite B (HBV).

“Le risorse spese per curare le persone infette a seguito di esposizione al contagio accidentale - stigmatizza Lettieri - potrebbero essere più proficuamente impiegate per prevenire il contagio. La California, nel 1999, è stato il primo Paese ad introdurre l'uso obbligatorio di aghi dotati di meccanismi di sicurezza. Gli Stati Uniti hanno approvato nel 2010 un provvedimento che obbliga i datori di lavoro del comparto sanitario a sostituire gli aghi convenzionali con gli aghi di sicurezza”.

In Italia invece il problema è che, nonostante le numerose norme in vigore e la diffusione di molte iniziative di prevenzione, “non vi è una normativa ad hoc che renda obbligatorio l'uso di aghi e di dispositivi di sicurezza – continua - è necessario, quindi, garantire il massimo livello di sicurezza nel comparto del lavoro ospedaliero sia ai lavoratori che ai pazienti”.

“Informare e formare gli operatori sanitari sull'importanza di seguire scrupolosamente le procedure di sicurezza è, dunque, fondamentale e chiedo quindi alla ministra Lorenzin se, data l’imminente scadenza, sia stato effettivamente predisposto un provvedimento legislativo di recepimento della direttiva europea, se sia stata tenuta in particolare considerazione la complessità delle norme vigenti nel nostro Paese in tema di tutela della salute, quali siano i tempi per la trasmissione del provvedimento al Parlamento e se ritenga opportuno promuovere un adeguato sistema di informazione e – conclude - di formazione del personale del comparto sanitario all'uso degli aghi e dei dispositivi di sicurezza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA