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Martedì 14 MAGGIO 2013
Nuova Sars. Nessun caso in Italia ma è alta l’attenzione

Per ora in Europa sembrerebbero essere stati accertati casi solo in Gran Bretagna, Germania, Olanda e da ultima la Francia, dove il contagio di un secondo paziente a stretto contatto col primo fa pensare che il virus abbia acquisito la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. Ma Oms e Ministero rassicurano: non è ancora allarme.

Nonostante l’accertamento del secondo caso di coronavirus in Francia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha diramato un comunicato in cui fa sapere di non aver rilevato una situazione di particolare allarme, tanto che non consiglia neanche misure di restrizione ai viaggi internazionali. Niente panico, fa sapere anche il nostro Ministero della Salute: in Italia non ci sono casi sospetti di quella che è stata già ribattezzata la “nuova Sars”.  Tuttavia, precisano le autorità sanitarie di tutto il mondo, c’è bisogno della massima attenzione in questa fase.
                                                                                                                                                                                        
Il nuovo ceppo di virus dell’influenza denominato H7N9 ha provocato un focolaio di infezioni partito dall’oriente, annunciato in prima battuta dalle autorità cinesi: nell’ultimo bollettino settimanale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (9 maggio) si contano 131 casi, la maggior parte dei quali è caratterizzata da un elevato tasso di mortalità (circa il 20%) e finora quasi esclusivamente limitati alla Cina. Al momento sono 18 i morti accertati negli Emirati Arabi Uniti, 5 in Arabia Saudita, ma i casi europei prima di quelli francesi, al momento sembrerebbero limitarsi alla Gran Bretagna, alla Germania e all’Olanda.
I due pazienti francesi sono oggi ricoverati a Lille in gravi condizioni, ma i medici precisano che c’è una speranza di guarigione. Il primo caso riguarda un cittadino che aveva viaggiato negli Emirati Arabi, mentre il secondo è relativo ad una persona che era stata a stretto contatto con il primo paziente. Proprio di queste ore è infatti la notizia che il virus sarebbe capace di trasmettersi da persona a persona, e non solamente tramite contatto con animali infetti. Inoltre, essendo il nuovo ceppo il risultato di un riassortimento genetico fra 3 ceppi aviari risulta all’uomo come una combinazione antigenica completamente nuova e dunque più virulenta, sebbene non abbia mostrato di avere capacità di trasmissione particolarmente preoccupanti.
 
In ogni caso il Ministero della Salute italiano fa sapere di aver sempre attiva una rete di sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute (SARI) e delle sindromi da distress respiratorio acuto (ARDS), che coinvolge gli uffici periferici del Ministero e le strutture regionali. “Inoltre, è presente una Rete nazionale per la gestione della sindrome da insufficienza respiratoria acuta grave da polmoniti, con eventuale utilizzo della terapia ECMO”, fanno sapere, rassicurando ancora: “La situazione è costantemente monitorata dal Ministero che è in continuo contatto con l’OMS e l’ECDC e pubblica tempestivamente ogni nuovo aggiornamento sul suo Portale”.
 
 

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