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Giovedì 23 MAGGIO 2013
Diritti sindacali. Precisazioni Fimmg su dichiarazioni Smi

La Federazione italiana medici di medicina generale fornisce alcune precisazioni rispetto a quanto sostenuto dallo Smi nell’articolo del 23 aprile dal titolo: “Permessi sindacali. Anche lo Smi contro la Sisac. Ma anche contro la Fimmg”.

La nota di precisazione della Fimmg:
 
 
Non esiste nessuna giurisprudenza a supporto della recente interpretazione della normativa convenzionale sui diritti sindacali fatta dalla Sisac e della sua applicazione regionale, mentre esiste, dal 2005 ad oggi, una costante applicazione interpretativa contraria, senza che nel frattempo sia cambiata una virgola dell’art.21 ACN. Nessuno può seriamente sostenere, infatti, che faccia giurisprudenza una ordinanza di rigetto su altro tema e cioé quello di presupposto comportamento antisindacale, lo conferma, questo si, ampia e certa giurisprudenza, che limita la vincolativitá delle pronunce all'argomento sul quale intervengono. Mai sono state contestate al Dott. Milillo ore sindacali attribuite ma non eseguite dai sostituti, a conferma sono state archiviate tutte le posizioni dello stesso e dei suoi sostituti. L’assurdità consiste nel cercare parametri professionali per un numero di ore che nessun Giudice contesta siano di spettanza del Sindacato e da esso legittimamente redistribuite a concorso degli oneri sindacali sopportati, come letteralmente previsto in Convenzione. C’è qualcuno che può ritenere che il Segretario nazionale del più grande Sindacato medico non abbia necessità di una assegnazione congrua, anche se non sufficiente? L’unico abuso nella vicenda è quello interpretativo-applicativo fatto dalle Regioni e dalla Sisac, che depotenziano la rappresentatività della Categoria, decidono autonomamente di non applicare la Convenzione, cercano supporti giuridici inconferenti. Chi, poi, si abbevera solo alla fonte del datore di lavoro pubblico e su quella costruisce teoremi mendaci ed offensivi, oltre a rendere palese una abitudine quantomeno preoccupante, perde l’occasione di dimostrare unità nella Categoria su temi, come quello dei diritti sindacali, la cui soppressione ingiustificata ed ingiustificabile è evidente strumento di limitazione dell’attività di chi, in questi anni, si è battuto più efficacemente a difesa dei medici e per questo è stato preso di mira nella evidente speranza di intimidirlo.

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