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Sabato 25 MAGGIO 2013
Otorinolaringologia. Sio: "In Italia un neonato su mille nasce sordo"

E' l'allarme lanciato da Angelo Camaioni, presidente della Società italiana di otorinolaringologia. "Se non si corre ai ripari nei primi tre anni di vita, sarà un bambino sordomuto e poi un adulto sordomuto". E' per questo bisogna immediatamente " individuare ed eventualmente protesizzare il neonato".

Un neonato su mille in Italia nasce sordo. Se non si corre ai ripari nei primi tre anni di vita, sarà un bambino sordomuto e, in seguito, un adulto sordomuto. E' l'allarme lanciato dal professor Angelo Camaioni, presidente della Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (SIO e ChCF) che, alla vigilia del 100° Congresso nazionale, che si terrà a Roma dal 28 al 31 maggio, mette in guardia su un problema molto spesso sottovalutato: l'ipoacusia infantile.

"Se si interviene nei primi giorni di vita - spiega lo specialista - per individuare ed eventualmente protesizzare il neonato, in futuro potremmo avere solo un adulto con qualche difetto uditivo, non un paziente sordo e muto". Un intervento precoce, dunque, per scongiurare una disabilità che segnerà la vita di un individuo oltre che rappresentare un costo sociale elevato. Camaioni, a tal proposito, auspica che "lo screening neonatale sia fatto su tutti i nati, non solo quelli a rischio. Se si riesce ad intervenire, magari con una protesi, prima dei tre anni di vita la possibilità che il nuovo nato diventi un adulto sordomuto, si abbattono notevolmente".

Altro aspetto affrontato da Camaioni, è quello riguardante le allergie. Nel 2020 un bambino su 2 sarà un soggetto allergico. Tra riniti e intolleranze alimentari tra qualche anno la percentuale di persone affette da questa patologia potrebbe aumentare in modo esponenziale. “Tra i motivi principali – spiega - questioni legate all'ambiente che sta accelerando la slatentizzazione di molte allergie. Aumentano, infatti, gli allergeni che creano iperattività specifiche. L'esempio più calzante riguarda le polveri sottili che hanno un effetto potenziante sugli allergeni stessi. Le città, dunque, a causa dell'inquinamento sono uno degli ambienti peggiori per i soggetti allergici". Un altro aspetto che fa delle allergie un fenomeno sottovalutato, è il costo sociale che esse comportano. "E' un modo sommerso di costi sanitari - riprende l'otorino - In molti lavori la rinosinusite, ad esempio, ha un impatto sulla qualità della vita che supera di gran lunga patologie più importanti".

Camaioni è, infine, intervenuto sul tema della formazione. “Come specialisti, insieme a tanti altri colleghi, vediamo come in alcuni ambiti la programmazione delle scelte sulla selezione delle varie specialità non risponde attualmente all'esigenza delle varie istituzioni sanitarie sia universitarie che ospedaliere”. E’ per questa ragione che non va trascurata la grande importanza anche della specialità sul territorio, quella che è più vicina poi alle esigenze del paziente soprattutto ai fini di una prevenzione della diagnosi. La programmazione delle varie specialità non è a nostro giudizio e in accordo con tutte le altre società scientifiche, aderente alle vere esigenze che – conclude - si stanno creando”.
 

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