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Lunedì 27 MAGGIO 2013
Caso Marlia. Sì, il Re è proprio nudo



Gentile direttore,
sul caso Marlia concordo pienamente con chi ha scritto che “il Re è nudo”. Penso infatti,  che, con quanto successo, si stia per scoperchiare un pentolone che ci potrebbe riservare notevoli sorprese. In fin dei conti, un certo modo di fare, dato per scontato e ritenuto immutabile,  che ha ingessato tutto  un sistema, una volta  messo alle corde, viene  allo scoperto mostrando tutte le sue contraddizioni. Per rendersene conto, basta leggersi “il rosario degli interventi” che, sull’argomento, sono apparsi sulla sua Testata.
 
Ovviamente, la cosa, non riguarda solo i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica. Si pensi ad esempio alla riabilitazione. Ma ancora qualcuno, e chi ha orecchie da intendere intenda, pensa che il Fisioterapista si limiti a stendere il tappetino per poi far intervenire il “magico Alvermann”, che risolve i guai del paziente? Ma, qualsiasi persona in buona fede e dotata di un minimo di spirito di osservazione, sa che la realtà, anche legislativa, è decisamente un'altra, anzi il suo contrario.
 
E' il Ft, infatti, che dovrà  cavare le castagne dal fuoco, risolvere i problemi del paziente e rispondere, “con titolarità e autonomia professionale”, di quello che pone in essere per arrivare al risultato voluto. Eh vivaddio, se non partiamo da queste considerazioni, ma di cosa stiamo parlando? Abbiamo forse già dimenticato il pronunciamento sulle farmacie dove, a certe pretese,  si risponde che “non esiste alcuna norma” che sostenga le affermazione del povero “ Alvermann”?
 
Per quanto ci riguarda alcuni mal di pancia ci sono arrivati, anche recentemente, da Palazzo Spada che, intervenendo su una realtà regionale, ha detto la sua sulla nostra attività svolta in collaborazione con il medico, ancorandosi ad un contesto superato che limita le potenzialità dei professionisti del SSR, medici compresi, confondendo, come ha scritto il giurista Luca Benci “ i piani dell’organizzazione amministrativa con le norme sull’esercizio professionale, le linee guida con le leggi ordinarie, l’abilitazione all’esercizio professionale con i livelli essenziali di assistenza”. Il tutto nella mia personale consapevolezza che nessuna sentenza possa stravolgere quanto disposto dalle norme primarie che reggono il nostro agire. Insomma, mi sa che sia veramente il momento di dire che il “Re è proprio nudo”!
 
 
Gianni Melotti

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