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Venerdì 14 GIUGNO 2013
Lazio. Giunta approva delibera per riorganizzazione Comitati etici. Da 34 a 7

Ne resteranno attivi soltanto sei, più uno apposito per tutti gli Irccs. Attualmente la rete era disarticolata in ben 34 strutture. Zingaretti: "Lazio è prima Regione ad attuare una riforma di questo genere, già prevista da un decreto ministeriale".

La giunta regionale del Lazio ha approvato una delibera che riorganizza i Comitati etici, lasciandone attivi solo sei più uno specifico per tutti gli Irccs.
 
I Comitati etici  sono quegli organismi che autorizzano la sperimentazione clinica di nuovi farmaci. La cosiddetta terza fase in cui si verifica la validità finale  del nuovo prodotto. Se non ha il via libera del Comitato etico il farmaco viene bloccato. Attualmente la rete era disarticolata in ben 34 strutture, una per ogni Asl, grandi Ospedali pubblici e privati, Fondazioni, Ircss,  Policlinici universitari, il Bambin Gesù e altri ospedali classificati.
“Una giungla  dove spesso vigevano – sottolinea una nota della Regione - sistemi di valutazione e regole di funzionamento anche  molto diverse e dove venivano applicate tariffe differenti a carico delle aziende produttrici”.

In base alla riforma 4 singoli Comitati etici saranno presenti al Gemelli, all’Umberto I, al Policlinico Tor Vergata, al Campus Biomedico.Il Comitato 5 (Lazio 1) che avrà sede al S. Camillo, invece raggrupperà quelli delle Asl A, E, F, G, Rieti, Viterbo, S.Camillo Forlanini, San Filippo Neri, Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina e Villa S. Pietro.

Nel Comitato etico 6, (Lazio 2)  con sede nella Asl RmC, confluiranno le strutture della Asl B,C,D,H, Frosinone, Latina, Ospedale S. Giovanni, Israelitico, Regina Apostulorum di Albano, e il comitato etico dell’Associazione Cavalieri di Malta. Il settimo sarà quello degli Ircss e vi confluiranno l’Ifo, Fondazione G.B. Bietti, Spallanzani, Bambin Gesù, S. Raffaele – la Pisana, Idi. La sede sarà presso l'Ifo Regina Elena.

“Con questo atto - spiega Zingaretti - la Regione Lazio è la prima in Italia a rendere operativa  la riforma contenuta nel decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.96 dello scorso 24 aprile, decidendo di agire subito per immettere in questo sensibilissimo segmento del sistema sanitario trasparenza e regole di funzionamento certe e uguali per tutti“.
 

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