quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 19 GIUGNO 2013
L'Assemblea Mondiale della Sanità. Duemila delegati da tutto il mondo. Ecco le risoluzioni

Una settimana di discussione serrata dei principali attori dell’Oms. Principale argomento di discussione il nuovo corona-virus. Ma anche la copertura sanitaria universale, i vaccini, l’e-Health: 2000 delegati, 24 ratificazioni, 5 decisioni. Ma quali sono le principali?

Sono stati sette giorni di intensa discussione quelli della 66esima Assemblea Mondiale della Sanità, che si è tenuta come ogni anno a Ginevra. a fine maggio. Il meeting ha visto la partecipazione di quasi 2000 delegati da tutti gli stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Un’assemblea importante, il cui tema principale è stato – come prevedibile – quello del nuovo coronavirus, che per oltre un mese ha tenuto il mondo col fiato sospeso.
 
“Guardando alla situazione globale della sanità, la mia più grande preoccupazione rimane il nuovo coronavirus”, ha detto Margaret Chan, direttore generale dell’Oms nel discorso conclusivo dell’Assemblea. “Sappiamo troppo poco del virus, se mettiamo a confronto con l’enormità del rischio che potrebbe rappresentare. Ogni nuova malattia che emerge più velocemente di quanto ci mettiamo noi a comprenderla è un incognita che potrebbe sfuggire al nostro controllo”. Chan ha poi aggiunto: “I casi sparsi nel mondo sono campanelli di allarme a cui dobbiamo rispondere. Il nuovo coronavirus non è un problema dei singoli stati colpiti, da ragionare e risolvere in autonomia. È un rischio per tutti e tutte”.
 
Tuttavia, il nuovo coronavirus non è l’unico argomento discusso nel corso dell’Assemblea Mondiale. In tutto ha approvato 24 ratificazioni e 5 decisioni. Tra queste, alcune riguardano malattie e condizioni specifiche, altre strumenti e obiettivi.
 
e-Health
Una delle risoluzioni riguarda la standardizzazione e l’interoperabilità dei nuovi sistemi di e-Health. Gli obiettivi principali da raggiungere sono svariati: rilevazione di dati più accurati e registrazione/consultazione veloce, integrazione con i sistemi e i servizi sanitari standard, sicurezza e tutela della privacy nell’annotazione delle informazioni dei pazienti.
 
Copertura sanitaria universale
Altra risoluzione importante riguarda la decisione degli Stati Membri di impegnarsi per assicurare che tutti i cittadini ottengano i servizi sanitari di cui hanno bisogno senza il rischio di tracollo finanziario, specificando che non basta garantire il finanziamento alla sanità, ma che il servizio sanitario offerto sia di qualità ed economico a tutti i livelli.
 
Prodotti salva-vita per donne e bambini
Sono 13 le merci di cui gli Stati Membri si sono impegnati a garantire la qualità, la disponibilità e l’uso per le donne e i bambini di tutto il mondo, come ad esempio contraccettivi, antibiotici, terapie per combattere la disidratazione. Con la risoluzione i sistemi sanitari dell’Oms hanno inoltre stabilito di velocizzare il processo di registrazione per questi prodotti salva-vita e di sviluppare piani di lavoro per aumentarne la richiesta e facilitarne l’accesso.
 
Global Vaccine Action Plan
Altra risoluzione cruciale riguarda i vaccini, con i quali dovrebbe essere possibile prevenire milioni di morti entro il 2020. L’idea è quella di garantire un accesso più equo all’immunizzazione per chiunque in ogni comunità, ma anche quella di iniziare un processo di revisione indipendente dei vaccini oggi disponibili, in modo da valutarne l’efficacia.
 
Malattie non trasmissibili
Argomento principe dell’Assemblea Mondiale della Sanità del 2012, non poteva mancare una risoluzione anche sul problema delle malattie non trasmissibili, che includono le patologie cardiocircolatorie e quelle croniche alle vie respiratorie, ictus, diabete e cancro. tra gli obiettivi prefissati dagli Stati Membri c’è quello di ridurre la mortalità per questo tipo di condizioni del 25% entro il 2025. Ma non solo: l’idea è anche quella mettere in piedi un sistema di monitoraggio che controlli 25 indicatori legati alla mortalità e alla morbidità, che valuti i progressi fatti nel diminuire i fattori di rischio e che giudichi se i piani di azione e le strategie nazionali funzionino.
 
Malaria
I tassi di mortalità per questa malattia nel mondo sono diminuiti del 25% dal 2000 al 2010. Tuttavia, il recente taglio al Fondo Globale potrebbe oggi mettere a repentaglio questi buoni risultati ottenuti. Tra i principali problemi quello di sorveglianza della malattia in particolare per le forme più resistenti. L’Assemblea Mondiale ha sottolineato che progressi nella lotta alla malattia potranno essere fatti solo se i prossimi interventi copriranno il 17 Stati più colpiti al mondo, che da soli vedono circa l’80% dei casi.
 
Pandemia influenzale
L’Assemblea Mondiale ha rilevato l’assenza di strutture di base utili per la lotta alla pandemia. In particolare, in molte nazioni mancano ancora laboratori di studio e sistemi di sorveglianza della malattia, nonché regolamentazione e disponibilità di vaccini.
 
Altre risoluzioni e decisioni riguardavano il budget dell’Oms per il biennio 2014-15, la riforma dell’Organizzazione stessa, la regolamentazione sanitaria internazionale, il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio, l’aumento dell’attenzione ai fattori sociali della salute, il metodo di trattamento della disabilità e delle malattie mentali, la prevenzione delle malattie agli occhi e della cecità, lo stato delle malattie tropicali trascurate, l’intensificazione del programma di eradicazione della poliomielite, l’eliminazione dal commercio di prodotti medici contraffatti o con etichette false, la salvaguardia delle condizioni di salute nei territori palestinesi occupati e infine il 12esimo programma di lavoro dell’Oms.
 
Laura Berardi

© RIPRODUZIONE RISERVATA